Dopo l’inattesa apparizione di Virginia Raffaele di ieri, nella serata conclusiva di Sanremo 2017 è arrivata Geppi Cucciari, un’altra rappresentante della migliore comicità al femminile italiana. Non è la prima volta per lei sul palco del teatro Ariston, dove era stata ospite nel 2012, sempre nell’ultima serata, nell’edizione targata Gianni Morandi e Rocco Papaleo.
In quell’occasione s’era giostrata con disinvoltura. Nell’anno della celebre apparizione di Belen Rodriguez con uno spacco vertiginoso e farfallina all’inguine in bella vista, Geppi Cucciari era scesa dalle scale dell’Ariston a piedi scalzi, commentando ironica che a Sanremo “per rimanere impressi bisogna scendere le scale senza qualcosa”. Ma quella fu anche l’occasione per l’emozionante appello dedicato a Rossella Urru, la cooperante italiana che era stata sequestrata in Mali.
Geppi Cucciari è una presenza fissa di mamma Rai. Su Rai Tre è appena cominciata la nuova stagione di Per un pugno di libri, che presenta insieme a Piero Dorfles, mentre su Radio Uno conduce insieme a Giorgio Lauro il programma satirico Un giorno da pecora.
Sul palco di Sanremo 2017 Geppi Cucciari ha ritrovato Maria De Filippi, che nel 2010 la scelse per presentare Italia’s Got Talent. Il che, ovviamente, faceva pensare che proprio la De Filippi sarebbe potuta essere oggetto delle sue stoccate.
E infatti così è stato. “Mariah”, esordisce subito nel salutarla Geppi Cucciari. Poi fa vedere la foto dell’homepage del sito della Rai di Sanremo con Conti e la De Filippi: “Non hanno usato Photoshop, direttamente Tintoretto!”. E poi comincia una sorta di C’è posta per te, anzi “C’è Sanremo per te”con Geppi nella parte di Maria De Filippi e la De Filippi come concorrente.
“Adesso io racconto i fatti tuoi a tutta Italia per venti minuti, cercando di metterti in imbarazzo – attacca Geppi Cucciari – Questa è la storia di Maria. Maria soffre di una sindrome che la costringe da anni a vivere dentro la televisione. Respira tramite un tubo catodico e si nutre solo di caramelle al limone. Finalmente ha l’occasione per cambiare la sua vita, incontra un uomo di mezza età. Quest’uomo è Carlo, un uomo coraggioso ma spietato, che ha costretto Valerio Scanu a travestirsi da Orietta Berti”. Ovviamente Carlo è Conti e lo sketch si conclude con l’abbraccio tra i due, cioè tra Rai e Mediaset.
L’intervento di Geppi Cucciari a 2017 continua con un discorso sulle bugie. Che parte allegro, parlando delle menzogne che tutti diciamo, sull’età, le bugie che mettiamo sul curriculum o che diciamo ai nostri bambini. Ma poi il tono si fa più satirico: “Il problema è che la verità è davvero faticosa. Bisogna fare uno sforzo per raggiungerla, fare domande. Tipo: “Perché un anno fa è morto in Egitto un ragazzo italiano che si chiamava Giulio Regeni e non sappiamo ancora che cosa è successo”.
E poi si finisce con un discorso sul sessismo e l’informazione: “Perché sulle donne usate sempre gli stessi insulti? Mi ricordo un titolo qualche mese fa su un giornale, “I giudici trivellano il ministro Boschi”. E un altro: “Cosa faresti se avessi in macchina la Boldrini?”. E la prima pagina di ieri dedicata al sindaco di Roma, con questo titolo: “La patata bollente”. Non so se quello che è scritto nell’articolo sia vero. Sono sicura che giudicare una donna per quello che gli uomini vorrebbero in dono è una bugia. E allora, siccome nessuno chiede scusa mai, stasera io mi schiero. Non dalla parte del sindaco ma dalla parte della donna: Je suis patata bollente”.