Alla vigilia dell’ultima puntata del Festival i pronostici si sprecano e nella nostra intervista a Leonardo Lamacchia, salito sulla bici di OM – OptiMagazine per pedalare e regalare strumenti musicali ai ragazzi dell’Orchestra Sanitansamble, abbiamo voluto a giocare proprio ad individuare un potenziale podio per la gara dei Big, in vista della finale di sabato.
Quest’anno il giovane cantautore pugliese, 22 anni appena, è uno dei finalisti della categoria Nuove Proposte del Festival della canzone italiana: col brano a Ciò che resta, che ha superato il primo turno conquistando il favore del pubblico e della giuria della sala stampa, è approdato in finale insieme a Lele, Francesco Guasti e Maldestro.
Salito sulla bici di OM a Casa Sanremo per rispondere alle domande dei Simons, Lamacchia si è lanciato in un pronostico sulla gara dei Campioni, confermando sostanzialmente le impressioni generali sui favoriti di quest’anno per la vittoria: “Secondo me se la giocano la Mannoia, Ermal Meta e Samuel: credo sia un bel podio, eterogeneo“.
Parlando dei suoi gusti musicali, ha accennato alle preferenze del momento che riguardano principalmente “il cantautorato italiano, quello della vecchia guardia ma anche autori contemporanei come Brunori“, di cui ha particolarmente apprezzato l’ultimo album A Casa Tutto Bene rilasciato lo scorso gennaio.
Al Festival di Sanremo 2017, nella quarta serata dedicata alla finale delle Nuove Proposte e alla semifinale della gara dei Campioni, Leonardo Lamacchia si gioca il premio di voce nuova del Festival (che tanto ha portato bene lo scorso anno a Francesco Gabbani, in quest’edizione in gara tra i Big) con un brano di cui è coautore, cercando di combattere sul palco musicale più prestigioso la timidezza che gli è propria e che lo ha portato a trovare nella musica il miglior modo per esprimere le sue potenzialità.