Sono passati 23 anni ma l’emozione di Giorgia a Sanremo 2017 è sempre la stessa: lei che sul palco dell’Ariston è praticamente nata con E poi, presentata tra le Nuove Proposte nel lontano 1994 in una delle edizioni condotte da Pippo Baudo, e ha vinto l’anno successivo in gara tra i Big con Come saprei, sente ancora fortissima la magia dell’Ariston nonostante di acqua sotto i ponti ne sia passata tanta.
All’epoca affrontò il debutto a Sanremo con “grande emozione ma anche incoscienza, mentre adesso il tempo ti rende più consapevole” e d’altronde in oltre vent’anni c’è stato spazio per “tanti dischi, tante tournée, un figlio” ha raccontato a Vincenzo Mollica nell’anteprima del Festival al Tg1.
Giorgia è tornata nella città dei fiori con una sicurezza data dall’esperienza, ma con l’emozione della riconoscenza per un palcoscenico che le ha dato tanto. Per ripercorrere una storia artistica nata all’Ariston e passata dai più grandi palcoscenici italiani con esperienze di prestigio anche all’estero, Giorgia a Sanremo 2017 ha proposto un medley dei suoi successi sanremesi, un tuffo nei ricordi di quegli anni Novanta che l’hanno definitivamente consacrata come una delle voci italiane più belle di sempre.
Il Festival del 1994 ha segnato l’inizio della sua carriera, ma quest’operazione amarcord è partita dal presente con l’ultimo singolo Vanità: visto che l’ultimo è stato l’anno del suo ritorno sul mercato discografico, Giorgia a Sanremo 2017 ha presentato il secondo estratto dal nuovo disco Oronero, rilasciato lo scorso autunno, che sarà presentato dal vivo con l’Oronero Tour in partenza questa primavera.
Poi ha ricordato gli esordi a Sanremo e salutato quel Pippo Baudo che l’ha letteralmente “inventata”. Infine il medley per tornare indietro nel tempo col ricordo di E poi, Come Saprei e Di Sole e D’Azzurro.