Il video di Marco Masini a Sanremo 2017 è Spostato di un secondo. Proprio così, come il brano che l’artista toscano porta in gara alla kermesse condotta dall’amico Carlo Conti. Veterano del genere, il poeta de L’uomo volante difficilmente sbaglia un colpo e non delude con il brano concepito per l’Ariston, pur allontanandosi dalla zona protetta tipica del suo repertorio.
Marco Masini torna al Festival di Sanremo di petto, in un modo che solo lui conosce, e lo fa con un brano che non lascia spazio a fraintendimenti. Si parla di passato e di ciò che poteva essere, senza retorica e senza lamentele melense che potrebbero distogliere l’attenzione dal tema principale. Che piaccia o meno, Masini è un autore e interprete che sa quello che fa, soprattutto quando si tratta di brani adatti al palco del Festival.
Azzarda e non sbaglia, pur volendo un po’ affrancarsi da quello stile tipicamente masiniano che ha reso riconoscibile la sua poetica. Marco Masini sfrutta la sua voce ma lo fa senza pretendere di arrivare ai picchi ai quali ci ha abituato, con partenze lente e aperture improvvise che introducono all’inciso. L’artista si racconta, racconta di sè e della sua maturità ed è ancora questo un brano che guarda al passato con rassegnazione ma anche con una punta di orgoglio per quello che si è riusciti a ottenere nonostante le difficoltà. Questo è un po’ il nocciolo di quanto Marco Masini ha voluto raccontare sulla bici di OM, nella quale ha spiegato il significato di Spostato di un secondo.
Quello che ci offre il Festival di Sanremo è quindi un Marco Masini maturo, non troppo diverso da quello che conosciamo, ma certamente un artista che è riuscito a sviluppare – negli anni e non senza difficoltà – un rapporto equilibrato con il successo e quello che poteva esprimere attraverso le sue canzoni. Un Masini meno arrabbiato, certo, che ancora mantiene lo slancio di quella Vaffanculo che sarà ancora il manifesto del prossimo tour nei teatri in partenza dal 30 aprile.