La marcia di La La Land ormai è inarrestabile. Ieri sera nella cerimonia che si è svolta al Beverly Hilton Hotel di Los Angeles, Damien Chazelle è stato incoronato vincitore dei Dga Awards 2017, il premio assegnato ai migliori registi di cinema e tv dalla Directors Guild of America, il sindacato di categoria. Niente da fare per gli sfidanti più accreditati, dal Barry Jenkins di Moonlight al Kenneth Lonergan di Manchester by the Sea.
Nell’accettare il premio dei Dga Awards 2017, il vincitore Damien Chazelle ha dichiarato: “Ho scritto La La Land sei anni fa, in un tempo completamente diverso, che sembrava pieno di ottimismo. Mi auguro che il film riesca a regalare una sorta di speranza. Il messaggio che voglio trasmettere è, semplicemente, che bisogna inseguire i proprio sogni, non importa quanto irrealistici possano sembrare. Se lo fai si crea un effetto domino, è una cosa in cui credo fermamente”. 32 anni appena compiuti, Damien Chazelle è anche il più giovane vincitore della storia di questo prestigioso riconoscimento, considerato una vera e propria anticamera del premio Oscar.
Le statistiche infatti parlano chiaro. A partire dal 1950, infatti, per ben 59 volte su 66 il regista vincitore dei Dga Awards ha conquistato l’Oscar nella medesima categoria. Se invece facciamo un confronto tra Dga Awards e Oscar per il miglior film, limitandoci soltanto al nuovo millennio, vediamo che a partire dal 2000 il film che ha conseguito il riconoscimento per la regia ha vinto la statuetta come film dell’anno per ben 13 volte su 16. Insomma, i Dga Awards 2017 non fanno che confermare i pronostici che, dopo il record dei 7 Golden Globes vinti, vedono La La Land assoluto favorito ai prossimi Oscar, dove ha collezionato il record di 14 nomination, ex aequo con Eva contro Eva e Titanic. E non dimentichiamo, ulteriore tappa di avvicinamento, i Bafta Awards, gli Oscar del cinema britannico, che saranno assegnati il 12 febbraio. Lì La La Land ha raggranellato ben 11 candidature.
Poche sorprese anche nelle altre categorie dei 69esimi Dga Awards. Il premio per il miglior regista esordiente è andato al Garth Davis di Lion. La strada verso casa, che così ha addolcito la sconfitta nella categoria principale, dove pure era candidato. Tra i documentari, come previsto, ha trionfato Ezra Edelman per O.J.: Made in America, favoritissimo pure agli Oscar.
Nella serata sono stati assegnati anche i premi per la tv. Il regista Miguel Sapochnick ha vinto nella categoria serie drammatica per Game of Thrones, Becky Martin nella Commedia per Veep. Tra le miniserie invece ha trionfato Steven Zaillan per la regia del primo episodio La spiaggia dell’acclamato The Night Of.
Premi per il cinema
Miglior regista
Damien Chazelle, La La Land [Vincitore]
Garth Davis, Lion. La strada verso casa
Barry Jenkins, Moonlight
Kenneth Lonergan, Manchester by the Sea
Denis Villeneuve, Arrival
Miglior regista esordiente
Garth Davis, Lion. La strada verso casa [Vincitore]
Tim Miller, Deadpool
Dan Trachtenberg, 10 Cloverfield Lane
Kelly Fremon Craig, The Edge of Seventeen
Nate Parker, The Birth of a Nation
Miglior Regista, Documentario
Ezra Edelman, O.J.: Made in America [Vincitore]
Otto Bell, The Eagle Huntress
Josh Kriegman e Elyse Steinberg, Weiner
Raoul Peck, I Am Not Your Negro
Roger Ross Williams, Life, Animated
Premio alla carriera
Ridley Scott
Premi per la Televisione
Miglior regia, Serie drammatica
Miguel Sapochnick, Game of Thrones, episodio La battaglia dei bastardi (HBO)
Miglior regia, Serie Commedia
Becky Martin, Veep, episodio Inauguration (HBO)
Miglior regia, Film tv e Miniserie
Steven Zaillan, The Night Of, episodio La spiaggia (HBO)
Miglior regia, Varietà/News/Talk/Sports
Don Roy King, Saturday Night Live, puntata Host: Dave Chappelle (NBC)
Miglior regia, Varietà/News/Talk/Sports – Speciali
Glenn Weiss, The 70th Annual Tony Awards (CBS)
Miglior regia, Reality
J. Rupert Thompson, American Grit, “The Finale Over the Falls” (Fox)
Miglior regia, Programmi per ragazzi
Tina Mabry, An American Girl Story – Melody 1963: Love Has to Win (Amazon)
Miglior regia, Pubblicità
Derek Cianfrance, Chase, Nike Golf (RadicalMedia)