Attenzione: contiene spoiler sulla trama di How to Get Away With Murder 3×11.
Le cose vanno male a Philadelphia, molto male. Male del tipo che sei Annalise Keating, non hai fatto niente di penalmente perseguibile – se non coprire una valanga di omicidi che non hai commesso, ma dettagli – e sei in un penitenziario femminile a farti minacciare e a tagliarti i capelli con una lametta.
Qualcuno lo chiamerebbe karma: tutti coloro che sono stati vicini ad Annalise in queste tre stagioni, in qualche modo sono stati danneggiati. Da Sam a Wes, da Rebecca alla procuratrice Sinclair: non è mai colpa di Annalise, ma c’è sempre qualcuno intorno a lei che commette un omicidio o un crimine, anche se si tratta della più insospettabile tra le persone. È forse questo il motivo per cui niente, neanche una confessione di Frank, riesce a schiodare Annalise dal suo freddo letto di prigione? Il karma si è incarnato nella procuratrice Atwood e sta facendo di tutto per farla pagare a Miss Keating?
L’impressione che si ha guardando How to Get Away with Murder 3×11 è quella di una versione perversa del Cluedo, dove si fanno ottomila ipotesi riguardo colpevole, luogo e arma del delitto: Wes è morto prima dell’incendio, dopo l’incendio, durante; Frank era nel seminterrato, Frank sapeva che Laurel era incinta oppure no. C’è della profonda frustrazione nell’assistere a questo svolgimento di trama che, di fatto, non porta da nessuna parte.
L’unico aspetto degno di nota di questo episodio 3×11 “Not Everything’s About Annalise” è il colpo di scena finale. Come ormai segno distintivo di Pete Nowalk, che aspetta gli ultimi due minuti di ogni episodio per instillarci il seme del dubbio, la conversazione che nel flashback coinvolge Frank e Bonnie ha del surreale: che questa coppia diabolica sia la chiave per risolvere l’omicidio di Wes? Che sia la bionda BonBon l’esecutrice o la mandante dell’omicidio del Cucciolo, colpevole solo di essere parecchio sfortunato in amore? Una simile rivelazione sconvolgerebbe sicuramente le cose. Prima di tutto, perché Bonnie (sembra) starsi facendo in quattro per far uscire Annalise di prigione: è una facciata per farla franca, o un comportamento dettato dal senso di colpa per quello che ha fatto?
Per Annalise la situazione questa volta sembra essere davvero senza uscita: la Atwood ha fatto due più due e ha raccolto un album pieno di quei casi di cui la Keating sta proteggendo i colpevoli, e qualcuno stavolta dovrà pagare per tutto quanto. Uccidere (di nuovo) la procuratrice sarebbe fuori luogo, così come è improbabile un incantesimo che faccia dimenticare a tutti i questi file: non riesco ad immaginare altri deus ex machina che possano sbloccare la situazione. Mai come stavolta sono curiosa di sapere cosa si inventeranno le menti dietro questa serie tv per proseguire con la narrazione, e mai come stavolta, a dire il vero, quasi quasi spero che How to Get Away with Murder si concluda a breve, perché comincio ad avere l’impressione che si sia esplorato l’esplorabile.
L’episodio 3×12 “Go Cry Somewhere Else”, di cui trovate il promo di seguito, andrà in onda negli Stati Uniti giovedì 9 febbraio.
https://www.youtube.com/watch?v=Vz9FxeFDnCk
Sono un po’ delusa dalla decima ed undicesima puntata, speravo in qualcosa di più coerente e bilanciato, mi ha ricordato la 2ª stagione che personalmente ho trovato IMBARAZZANTE!
interesting