La fusione Wind e 3 Italia ha spalancato le porte in Italia a Free Mobile, compagnia telefonica low-cost sostenuta da Xavier Niel. Il presidente di Iliad ha deciso di colonizzare anche il nostro territorio dopo gli ottimi risultati raggiunti in Francia negli ultimi anni.
Se ci riuscirà solo il tempo potrà dirlo, ma sta di fatto che la strada è ancora lunga e tortuosa, ne riparleremo solo nella seconda metà del 2017, per quand’è previsto l’insediamento (prima le società di Hutchinson e Vimpelcom dovranno unificare le proprie reti, per fare posto solo in un secondo momento a Free Mobile, che ricordiamo erediterà frequenze ed antenne proprio dagli altri due gestori, con cui ha già sancito un accordo di roaming 2G, 3G e 4G su base quinquennale).
Stando a quanto riportato dal portale transalpino UniversFreebox, Xavier Niel starebbe gettando le basi per l’implementazione della rete italiana intessendo un accordo commerciale con Nokia, fornitore della strumentazione anche in patria.
Se confermata, questa sarebbe una gran bella notizia, vista la sicura affidabilità della società finlandese in fatto di costruzione di apparecchiature per telecomunicazioni (l’azienda nasce proprio per questo, non c’è di che stupirsi in realtà).
In ogni caso, come appena detto, in assenza di notizie ufficiali non possiamo sbilanciarci oltre. Free Mobile arriverà sicuramente in Italia, su questo non ci sono dubbi (condizione necessaria affinché la Commissione Europea autorizzasse la fusione Wind e 3 Italia, che altrimenti avrebbe finito col far decadere il principio di concorrenza nel panorama digitale italiano).
Prima spazio all’integrazione delle reti da parte di WindTre (attività in cui ZTE giocherà un ruolo importante), e poi a Free Mobile, che potrebbe rappresentare il primo vantaggio, anche se indiretto, della fusione Wind e 3 Italia.