In queste settimane abbiamo provato ad analizzare in tutte le salse la tanto discussa fusione Wind e 3 Italia. Come si poteva facilmente prevedere, i vari competitor delle due compagnie telefoniche non vedono esattamente di buon occhio l’accordo che è stato praticamente ufficializzato con il nuovo anno. Emblematico, a tal proposito, quanto sto per riportarvi oggi a proposito di un’iniziativa che rischia di avere delle conseguenze anche dal punto di vista legale.
Mi riferisco a Fastweb, a quanto pare fermamente intenzionata a fare tutto ciò che è nelle sue facoltà per porre un freno a questa situazione, o quantomeno cambiare alcuni presupposti fondamentali della fusione Wind e 3 Italia. Quali sono gli elementi contestati dal noto brand? Proviamo ad analizzarne qualcuno più da vicino, in attesa di capire quali saranno gli effetti concreti che una disputa di questo tipo possa avere sulla nuova partnership.
Fondamentalmente, a detta di Fastweb ci sarebbero state gravi mancanze. Ad esempio, la Commissione non avrebbe adottato la propria decisione attuando una procedura sufficientemente precisa, “strutturata e trasparente”. Ecco perché a detta dell’azienda non garantirebbe un’adeguata tutela del mercato. Non mancano poi i riferimenti a FreeMobile, il nuovo operatore entrato in gioco proprio con la tanto discussa fusione Wind e 3 Italia.
In questo caso, infatti, secondo Fastweb ci sarebbe stato un errore di valutazione per quanto riguarda la sua capacità di disporre di “capacità operative, condizioni economiche e incentivi almeno equivalenti a quelle di cui beneficiava H3G”. Insomma, sono diversi i punti da chiarire e che potrebbero determinare anche dei rallentamenti nel processo di definizione della fusione Wind e 3 Italia. Che idea vi siete fatti su questa vicenda? I dubbi di Fastweb, emersi proprio in queste ore, sono legittimi o non hanno ragion d’essere?