È già considerata la vincitrice annunciata, ma la scorsa edizione del Festival insegna che non vi sono certezze: il testo di Che Sia Benedetta di Fiorella Mannoia, in gara Sanremo 2017, è un inno alla vita imperfetta ma che vale ugualmente la pena di essere vissuta, un brano che sembra destinato certamente al podio.
Ed è stato proprio il testo di questa canzone a spingere Fiorella Mannoia a tornare sul palco dell’Ariston a 29 anni di distanza dall’ultima volta (nel 1988 con Le notti di maggio, scritta da Ivano Fossati), per un duplice obiettivo. Innanzitutto celebrare l’anniversario del suo brano più rappresentativo, Quello che le donne non dicono, scritto per lei da Enrico Ruggeri con cui si aggiudicò il premio della critica a Sanremo nel 1987 e che la consacrò a musa ispiratrice di alcuni dei più grandi autori italiani. L’altro scopo è la volontà di presentare al pubblico, il più vasto possibile in Italia, un brano che non aveva trovato spazio nel suo ultimo album Combattente, perché arrivato poco dopo la chiusura definitiva del progetto in sala d’incisione.
Il testo di Che Sia Benedetta di Fiorella Mannoia salda la collaborazione con la giovane cantautrice Amara, al secolo Erika Mineo, che ha firmato testo e musica e che aveva già collaborato all’ultimo disco Combattente. Che sia benedetta si integra perfettamente con l’atmosfera e i temi dell’album, in uscita con una nuova edizione dopo la partecipazione a Sanremo.
Terza classificata a Sanremo Giovani nel 2015 con Credo, dopo aver vinto Area Sanremo, Amara ha accolto con fierezza la possibilità di tornare all’Ariston da autrice: “Amo questa canzone come un genitore ama il proprio figlio. Inutile scrivere che sono felice e che non poteva capitarmi cosa più bella… è scontato! Quello che sento è qualcosa di molto più grande di me, non si può quantificare e tantomeno raccontare. Grazie Fiorella, grazie per questo Dono inaspettato…“.
Ho sbagliato tante volte nella vita
Chissà quante volte ancora sbaglierò
In questa piccola parentesi infinita quante volte ho chiesto scusa e quante no.
È una corsa che decide la sua meta quanti ricordi che si lasciano per strada
Quante volte ho rovesciato la clessidra
Questo tempo non è sabbia ma è la vita che passa che passa.
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
Tenersela stretta
Siamo eterno siamo passi siamo storie
Siamo figli della nostra verità
E se è vero che c’è un Dio e non ci abbandona
Che sia fatta adesso la sua volontà
In questo traffico di sguardi senza meta
In quei sorrisi spenti per la strada
Quante volte condanniamo questa vita
Illudendoci d’averla già capita
Non basta non basta
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta a tenersela stretta
A chi trova se stesso nel proprio coraggio
A chi nasce ogni giorno e comincia il suo viaggio
A chi lotta da sempre e sopporta il dolore
Qui nessuno è diverso nessuno è migliore.
A chi ha perso tutto e riparte da zero perché niente finisce quando vivi davvero
A chi resta da solo abbracciato al silenzio
A chi dona l’amore che ha dentro
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
E siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
A tenersela stretta
Che sia benedetta