L’arrivo di Miguel Ángel Silvestre in Narcos 3 ha colto tutti di sorpresa: l’ingresso nel cast della serie Netflix, dedicata alla vita del narcotrafficante Pablo Escobar, è stato annunciato dallo stesso attore su Instagram con una foto del copione della terza stagione.
Ci sarà anche il Lito di Sense8 nel terzo capitolo della saga di Escobar che dovrebbe debuttare su Netflix entro fine di quest’anno. Pochi i dettagli trapelati sul ruolo di Miguel Ángel Silvestre in Narcos 3: l’attore, intervistato da ABC, ha accennato al suo personaggio spiegando che si occuperà di “ripulire i soldi del cartello di Cali ed è molto ben costruito: ho la fortuna di lavorare con un altro spagnolo, Javier Cámara, è stato come giocare in casa“. L’attore ha anche risposto alle critiche sollevate dal figlio di Pablo Escobar, secondo il quale la serie avrebbe degli effetti pericolosi perché incoraggerebbe i giovani a dedicarsi al traffico di droga: “Vediamo se la penserà così anche quando la stagione finirà…“.
Dopo le feste di Natale, Silvestre si è recato a Bogotà, dove sono in corso le riprese della terza stagione di Narcos e dove sta studiando con un coach per apprendere la cadenza colombiana.
Miguel Ángel Silvestre è indubbiamente uno degli attori più carismatici della tv spagnola, ormai consacrato anche oltreoceano grazie alla partecipazione a Sense8: nella visionaria serie delle sorelle Lana e Lilly Wachowski, che dopo lo speciale di Natale torna su Netflix in primavera, Silvestre interpreta un attore scarsamente talentuoso che fa fortuna con film trash seguitissimi da un certo tipo di pubblico ultrapopolare, dilaniato tra la volontà di vivere apertamente la sua omosessualità e la necessità di mostrarsi come un sex symbol osannato dalle donne.
A dargli la grande popolarità in patria è stato però Velvet, il period drama ambientato negli anni Cinquanta che ha fatto fortuna anche in Italia (la quarta stagione appena conclusa in Spagna sarà in onda su Rai1 in primavera), in cui interpreta Alberto Márquez, erede delle omonime gallerie del titolo.
Tennista, surfista, fisioterapista e infine attore, si è recato a Los Angeles per studiare l’inglese. Abbandonata l’idea di diventare un atleta professionista a 19 anni, ha impegnato tutte le sue energie nella recitazione ed è riuscito ad avere successo come attore su entrambi i fronti dell’oceano, anche se non ha abbandonato le sue passioni primitive: “Sogno ancora, a volte, che mi diano un pass per giocare al Roland Garros” ha confessato a ABC.