Più che un libro autobiografico, Jack è uscito dal gruppo di Alessio Bernabei è il racconto di un sogno avverato nel corso di una vita vissuta davvero, in continua evoluzione. Se non fosse già stato utilizzato da Benji e Fede, il sottotitolo sarebbe potuto essere Vietato smettere di sognare, dove il sogno è però tutt’altro rispetto alla fantasia notturna e si concretizza in un reale progetto di vita.
Siamo tutti d’accordo: Jack è uscito dal gruppo non è da intendere come un libro propriamente detto ma l’obiettivo non era di certo quello di vincere il Premio Strega quanto piuttosto quello di raccontare episodi della vita di Alessio Bernabei ancora poco noti, o magari semplicemente quello di mettere in ordine capitoli confusi con il fine di tracciare un percorso lineare: la vita di “Jack” con e senza “Dear”, dalle prime note al disco da solista, primo paragrafo dell’espressione massima di se stesso, senza filtri.
Jack è uscito dal gruppo non è la storia di Jack che esce dal gruppo quanto piuttosto quella di Jack e basta, che, in fondo, ha sempre creduto nel suo sogno ma a volte si è lasciato sopraffare dal timore di non farcela da solo e di avere bisogno di un appoggio da parte di amici, e amici di amici.
Jack è uscito dal gruppo è Alessio Bernabei dal sogno dell’America al viaggio realmente avvenuto, dal mito di Justin Timberlake all’incontro con lui, dal clarinetto al Festival di Sanremo da solista passando per la Banda di Tarquinia, i Take Off e i Dear Jack che altro non sono che uno dei tanti progetti realizzati in un percorso musicale vasto e variegato.
L’errore forse è stato questo fin dal principio: illudersi che i Dear Jack fossero la band indissolubile di “amiconi” che in realtà si era formata neanche prima dei provini per Amici di Maria De Filippi ma addirittura strada facendo. Apprendiamo che la formazione del primo provino non è stata la stessa della permanenza nel programma ma apprendiamo anche che a convincere la produzione del talent show è stata Anima Gemella, la prima canzone scritta da Alessio Bernabei e da lui presentata ad un concorso musicale locale, affrontato con la formula segreta appena appresa: l’unica strategia vincente è quella suggerita dal cuore.
Dimentichiamo quindi i Dear Jack versione band indistruttibile ed indivisibile perché è stata tale solo agli occhi di chi ha seguito Amici di Maria De Filippi vedendo in loro qualcosa di buono, costruito da cinque amici. Quel qualcosa di buono effettivamente c’era ma era frutto del lavoro (quasi) esclusivo di un tarquiniese qualsiasi che un giorno per caso ha scritto una canzone che gli ha stravolto l’esistenza. Qualcuno lo aveva già capito, il resto lo ignorava completamente. Ad Amici 13 sono stati gli stessi docenti, in primis Rudy Zerbi, a spingere Alessio a riflettere sul futuro della band: non c’era sintonia.
“L’argomento ‘Alessio solista’ divenne caldo anche nella casetta. C’era chi sosteneva che stessi giocando sporco, che avrei mollato la band per fare il solista prima che Amici terminasse. A me non interessava per niente cantare da solo, volevo la band e l’avrei difesa fino alla fine”.
Peccato che la “fine” sia arrivata molto presto, a seguito delle incomprensioni divenute insostenibili concerto dopo concerto, fino all’epilogo all’Arena di Verona.
Con umiltà, Alessio riconosce il suo “strafare” dovuto alla foga del momento ma racconta anche i commenti degli altri dopo un’esibizione al serale di Amici di Maria De Filippi. A detta dei “Dear”, “Jack” non era più in grado di rappresentare la band: “Non vedevano più in me il loro frontman, quello che li poteva ‘tirare’. Cavoli, ci rimasi malissimo. Mi sentivo mortificato, avvilito, praticamente un nulla”.
L’addio ai Dear Jack però non è stato frutto della demotivazione di quel giorno né dell’istinto incontrollabile quanto piuttosto la naturale conseguenza di una situazione ormai inaccettabile.
“Scesi dal palco, dopo tre ore di concerto rientrammo nei camerini e litigammo di brutto. La tensione nell’aria era troppa e inevitabilmente scoppiò. […] Ancora una volta non ci trovammo. Fu come andare a sbattere contro un muro. Ci rimasi troppo male. Dopo la sbornia del successo per me era arrivato il momento di fare un bilancio oggettivo e capire quali erano i miei veri desideri, da che parte volevo andare”.
L’Arena ha rappresentato il capolinea di un viaggio bellissimo ma ormai concluso.
Jack è uscito dal gruppo, ha sopportato polemiche, dubbi, insinuazioni. Si è messo in gioco, forse per la prima volta seriamente, disposto a perdere tutto pur di ritrovare se stesso. E così ha perso il Forum di Assago e anche l’Arena di Verona ma non ha perso la sua vera “band”.
“Il 19 aprile suonai all’Alcatraz di Milano […]. C’erano mille persone. Non erano i vecchi numeri, ma sai che c’è? Stavo bene”.
Il 19 gennaio “Jack è uscito dal gruppo” vedrà la luce e ci sarà così una nuova occasione per incontrarci!
Ecco le date degli instore:Pubblicato da Alessio Bernabei su Martedì 3 gennaio 2017
Al Festival di Sanremo 2017, Alessio Bernabei è in gara con la canzone Nel mezzo di un applauso.