Bastardi di Pizzofalcone contro Gomorra. Maurizio de Giovanni contro Roberto Saviano. E’ cominciata la sfida televisiva tra Rai Uno e Sky che mettono in scena le storie raccontate nei loro libri di grande successo da due scrittori ( de Giovanni e Saviano) profondamente diversi ma capaci di raccontare entrambi Napoli.
I Bastardi operano nel cuore del centro antico della città, Gomorra si svolge nella periferia estrema della metropoli. I Bastardi intrecciano storie delicate per alcuni versi surreali, Gomorra sembra un fin troppo veritiero estratto del telegiornale. Sia nei Bastardi che in Gomorra emergono temi lancinanti: la crisi della relazione coniugale, l’amore omosessuale, la sindrome di soffocamento rispetto all’enormità dei problemi immanenti, l’incomprensione esistenziale. Il tratto dei Bastardi è più delicato, quello di Gomorra spigoloso. Le immagini nel primo caso indugiano sulla cartolina nel secondo colpiscono con chiaroscuri devastanti (leggi di più).
Sono due fiction, ma sono entrambe veriterie. Napoli è quella dei Bastardi di Pizzofalcone e quella di Gomorra. Non scorgo nessuna contraddizione tra i due racconti che possono convivere nello stesso scaffale di libreria o nello stesso palinsesto tv. Chi voglia compiere l’ immane fatica di addentrarsi nell’anima di Napoli deve leggere sia Saviano che de Giovanni. Perché Napoli è uno straordinario caleidoscopio di contrasti: aristocrazia e plebeismo, miseria e nobiltà, altruismo e cinismo, ipocrisia e lealtà convivono e si confondono. Non mi stupirei di ritrovare Ciro seduto ai tavolini del Gambrinus o l’ispettore Loiacono in un cunicolo di Scampia.
Napoli è il mondo, il mondo è Napoli. Guai ad illudersi che ne esista una sola rappresentazione possibile. Io preferisco Maurizio de Giovanni che prosegue con ammirevole tenacia letteraria il suo compito di esploratore dei luoghi e delle persone sapendone descrivere sia la bellezza che l’abiezione al contrario di Roberto Saviano diventato un monotono narratore dello stesso identico male, come un cantante che canta sempre la stessa canzone per non deludere i suoi fan e perder denaro.