Tra chi lo ha apprezzato e chi lo ha criticato, Il Collegio ha avuto un discreto successo: la prima puntata del docu-reality di Rai2, andata in onda lo scorso 2 gennaio, ha registrato circa 2 milioni di spettatori, con uno share dell’8,28%.
A poche ore dal primo dei quattro appuntamenti previsti con il programma, la cui voce narrante è quella di Giancarlo Magalli, a tenere banco non è tanto la qualità dello show o quanto accaduto nella puntata, ma piuttosto una scomoda verità scoperta da TVBlog.it: la metà del cast, tra concorrenti e docenti, è composta da attori.
I giovani protagonisti de Il Collegio sono, in ordine alfabetico, Carla Addonisio, Swami Caputo, Jenny De Nucci, Letizia Del Signore, Pietro Dell’Aquila, Silvia Di Santo, Davide Erba, Marika Ferrarelli, Dimitri Iannone, Veronica Mastro, Alessio Milanesi, Filippo Moras, Federico Nobile, Adriano Occulto, Ludovica Olgiati, Arianna Pasin, Giovanni Petrigliano e Filippo Zamparini, tutti di età compresa tra i 14 e i 17 anni.
Come riporta TVBlog, sembra che non tutti gli alunni della fittizia scuola anni ’60 di Rai2 abbiano partecipato al programma col solo scopo di “fare un’esperienza diversa”: almeno nove dei ragazzi sono attori o aspiranti tali, alcuni dei quali spinti a partecipare al provino dalla propria agenzia. E così si scopre che il diciassettenne Filippo Moras vanta sul proprio curriculum una parte ne Il cosmo sul comò di Aldo, Giovanni e Giacomo oltre a vari spot per Mediaset e Sky, o che Swami Caputo, la sedicenne che si definisce “con poca autostima”, ha già lavorato come modella e attrice ed è seguita dall’agenzia Studio Emme. Allo stesso modo anche Jenny De Nucci è seguita dall’agenzia So What?, che le ha anche procurato il provino, così come Filippo Zamparini; Arianna Pasin e Federico Nobile, dalla loro, sono già apparsi in numerosi spot pubblicitari.
La questione non si limita ai soli ragazzi: stando a quanto scoperto dalla stessa fonte, anche Lucia Gravante, Paolo Bosizio e Fabio Caccioppoli, rispettivamente la governante, il preside e l’insegnante di educazione fisica, sono attori professionisti apparsi già al cinema e in teatro.
Insomma, mettere in dubbio la genuinità delle situazioni presentate nel programma sarebbe decisamente azzardato: vogliamo credere che il comportamento dei ragazzi sia assolutamente spontaneo e non costruito, come forse testimonia l’abbandono di Letizia Del Signore a causa della nostalgia per le due sorelle gemelle. Eppure la piccola inchiesta di TVBlog rende impossibile non chiedersi se dietro quella che sembra solo la volontà di fare un’esperienza nuova e irripetibile non ci sia in realtà il desiderio di farsi conoscere al grande pubblico. Voi cosa ne pensate?
Vorrei partecipare come faccio?
Il collegio sarebbe la mia unica ragione di vita?
Una persona con un briciolo di intelligenza capirebbe che è finto
Buonasera, vorrei far partecipare mia figlia in questo programma!
Buonasera vorrei fare partecipare mia figlia a questo programma come si possono fare I casting ?
Che i sorveglianti, il preside e i professori, fossero attori era stato detto prima della partenza del programma anche perchè al giorno d’oggi, nemmeno l’insegnamento è più come nel 1960 e se anche alcuni ragazzi sono già apparsi in televisione o come modelle…non fa niente secondo me, l’esperimento serve a far capire ai giovani che senza la tecnologia non sanno come passare il tempo, che ci sono regole che vanno rispettate, che bisogna parlare perchè esistono amicizie reali e non virtuali, che bisogna metterci impegno in ogni cosa per guadagnare anche poco…fosse solo una brioche…!!!
Mi ero illuso perche mi ero detto finalmente un programma serio visto che la TV la guardo poco e niente poi mi sono informato tanto qui non c’è più niente di serio dove andremo a finire in questa società ?
C’è chi l’ha fatto x apparire e chi x provare qualcosa di diverso. Il cucchiaio al mattino l’han preso cmq, le patate pelate le han fatte, mangiare rane anche. Ovvio che qualcosadi costruito cè e i sorveglianti al giorno d’oggi non ci sono quasi piu, ci si può arrivare anche senza un articolo. Se uno a fatto uno spot o una comparsa poco importa, io a guardare il programma ho visto solo le regole, le punizioni e reazioni che avrebbero avuto tutti i ragazzi del giorno d’oggi che pemsano solo al telefonoe a fare quello che gli pare senza rispetto e con strafottenza. Che imparino astare al mondo, mica shopping e discoteca.
Ah, la colpa è anche dei genitori, se non dai i soldi a tuo figlio ogni volta che te li chiede, magari non va in disco ogni serA o spende cifre assurde x i vestiti. Svegliamoci fuori!!!
A mio parere è evidente che sia tutto costruito e che molti recitano una parte, inoltre anche le scorribande e atteggiamenti dei ragazzi sono pilotati altrimenti il tutto risulterebbe molto noioso per chi guarda lo show. Talvolta mi sembra anche strano l’atteggiamento tollerante dei professori e personale verso certe reazioni, rispostacce e scherzi dei ragazzi e di contro l’intransigenza verso alcuni atteggiamenti con punizioni esagerate o addirittura esplusioni. Anche queste cose fanno capire che è tutto costruito. In ogni caso mi fa piacere che questo reality venga seguito molto dagli adolescenti che hanno così un’idea di quello che era la scuola una volta…certo ora la scuola è molto diversa e forse a volte c’è troppo lassismo però anche certe imposizioni o punizioni di una volta non erano proprio del tutto educative secondo me. Direi che il giusto sta come sempre nel mezzo….
Vero o non vero, una cosa è stata tristemente fatta emergere: la difficoltá nell’adattarsi alle regole e l”incapacitá di affrontare le difficoltá, preferendo il fallimento piuttosto che la “vittoria” dei propri limiti…
Speravo che ci fosse almeno qualcosa di vero!volevo mandare mia figlia ma nn per pubblicità ma fare un’esperienza!che schifo qui sta a dimostrare che nn c’è più niente di vero!è questo che vogliamo trasmettere ai ns ragazzi?????no grazie
E’ talmente falso che se guardate bene nella prima puntata ad un certo punto tra i dolciumi “vietati” oggetto di confisca, appare un vasetto di Nutella con l’etichetta coperta da nastro adesivo nero ad evitare la pubblicità occulta.
In molte occasioni si capisce che i ragazzi e gli insegnanti stanno recitando un copione.
L’unica nota positiva è quella del messaggio che trasmette alle nuove generazioni ed il fatto che consente loro di vedere vecchi apparecchi a loro sconosciuti (a tal riguardo fa abbastanza ridere che all’inizio non sapessero usare un telefono a disco, ma nella scena immediatamente successiva, stanno tutti parlando con le rispettive famiglie, usando proprio quello “strano” telefono)
se e’ un falso non mi piace.se invece e’reale mi piace.vedo cose che ho vissuto.dimostra che i ragazzi di adesso non imparano niente .se questo e’ il futuro ,mi viene da piangere.
Io ricordo il primo reality ante-litteram, sempre a Rai2, intitolato “Davvero”, con alcuni ragazzi che convivevano realmente, spiati per quattro mesi (uscendo anche, rispetto a GF e simili): si era pubblicamente detto che non avessero esperienze televisive, ma c’era Guido Cella che era stato addirittura protagonista di uno sceneggiato televisivo. Qui, che sorveglianti, preside e parte degli insegnanti (italiano e matematica in testa) siano attori si capisce lontano un miglio, sia dallo standard espressivo che dal look (la sorvegliante è fin troppo banalmente calata nell’icona dell’istitutrice stile Rottermeyer). Quanto ai ragazzi, non mi sembra poi così tragico che alcuni vengano da agenzie e che abbiano tra gli scopi di farsi notare: comunque, se non hanno un copione, contano le loro reazioni. Della “falsità” le linguelunghe parleranno a lungo, ma personalmente ben vengano esperimenti come questi, di sicuro interessanti (si veda gli spezzoni documentaristici dei veri anni ’60), che fossilizzarsi in reality volgari dove capre troniste e simili (oltre a VIP in declino) contribuiscono una volta di più al rimbecillimento dell’audience e all’analfabetismo 2.0. Qui almeno si impara qualcosa: come allora gli analfabeti letterali (ma ben giustificati) a quel capolavoro della storia televisiva che erano le lezioni del maestro Manzi.