The Voice of Italy 2017 non sarà in onda su Rai2 e questa non è una novità: a darne ulteriore conferma è stata la direttrice di rete Ilaria Dallatana in diverse interviste di fine anno, spiegando la scelta di rinunciare non solo al talent della voce, ma anche ad eventuali altri format simili.
Intervistata da diverse testate per un bilancio dell’anno che sta per chiudersi, Ilaria Dallatana ha riportato con orgoglio i risultati di Rai2, soprattutto per quanto riguarda le novità di Nemo e Italia, il nuovo programma di Michele Santoro di ritorno in Rai, ma ha anche fatto qualche previsione per il prossimo anno.
L’appuntamento con le sedie girevoli di The Voice of Italy è definitivamente saltato. E non solo perché in quattro edizioni il talent non ha saputo imporre un artista di successo sul mercato discografico (qualche flebile speranza è riposta su Alice Paba, ultima vincitrice del programma e concorrente del prossimo Festival di Sanremo 2017 con Nesli), ma per il più semplice ed immediato dei motivi, ovvero lo scarso riscontro auditel.
Abbiamo dovuto tagliare The Voice e ogni altro talent per una questione di ascolti. Per colmare il buco di dieci serate di talent stiamo cucinando un paio di novità, frutto della necessità che aguzza l’ingegno.
Dalle parole della Dallatana sembra certo che non ci sarà nemmeno l’esperimento Italian Idol: a sostituire The Voice of Italy sarà qualcosa che non avrà nulla a che fare col genere talent, evidentemente bocciato dal pubblico di Rai2.
Ma sul fronte dello show musicale c’è la conferma del ritorno di Mika: il suo apprezzatissimo varietà in prima serata è stato un successo di pubblico e critica, che Rai2 intende rinnovare visto che con l’artista è stato firmato un contratto di due anni. Dunque porte aperte al ritorno di Stasera Casa Mika, mentre gli aspiranti talenti di The Voice dovranno trovare un posto al sole altrove.
Anche se le giurie susseguitesi nel tempo erano più o meno valide(memorabile quella con Riccardo COCCIANTE) , “The VOICE” non andava soppresso perché comunque era una fucina per i cantanti che vi partecipavano e che raccoglievano l’esperienza dei vari coatch, facendola propria e maturando artisticamente. E’ un po’ come dire “non faccio un controllo sanitario per non spendere soldi” e magari poi è troppo tardi. Bene una TV pubblica che deve fare “servizio pubblico” non deve pensare a “ tagliare un programma e o un format per una questione di ascolti” , ma a fare servizio pubblico (come “REPORT” della Grande GABBANELLI che sicuramente non fa comunque gli stessi ascolti di The VOICE), cercando di dare spazio a tutti quei partecipanti perché verrebbero “TUTTI” ripagati se venisse fuori anche UN solo “TALENTO CANORO” ! L’arte non si fa con i conti alla mano!
Ho lavorato nell’ambito della musica per più di quarant’anni e “the voice” era il format di settore che maggiormente preferivo, quindi non ne comprendo la cancellazione. Ultimamente trovo le scelte della rai a dir poco discutibili. Delusione!
La Rai fa solo programmi vecchi, recita personaggi ormai passati di moda e pure anzianotti, e la dirigenza è sempre molto obsoleta….potevano scegliere di rifare the voice of italy?assolutamente no….tanto il canone é obbligatorio….cosa gli interessa cosa piace alle persone?….?????
Chiara Dello iacovo uscita da The Voice non vincente e riuscita ad aggiudicarsi un secondo posto a Sanremo giovani oltre al Premio Sala Stampa, il premio critica a Musicultura, la candidatura alla Targa Tenco come opera prima, e sono solo alcune alcune delle cose fatte. Ma il merito è tutto suo non certo di The voice che non riconosce il talento come tutti i programmi del genere.
Un effetti la giuria 2016 non era al altezza di quella del 2015, mi sono recato su the voice of Francia dove sià quella del 2016 che quella di quest’anno riescono ad ottenere un grande successo, e non è solo grazie a Mika !
se volete l’auditel, mettete 4 giudici tutti top, con grande esperienza, voce d’effetto, tutti conosciuti dal grande pubblico, che hanno fatto e fanno la storia della musica… che so… Ranieri, Ruggiero, Giorgia, Al Bano, Mina (non verrà mai!), per dirne 5, ma ce ne sono altri 50… fate un sondaggio… fate qualcosa…: se una casa crolla, non ha senso non costruire più case, bisogna rivolgersi a costruttori più che competenti…
The Voice è il programma più seguito in tutto il mondo. Solo in RAI potevano fare una scelta del genere…..complimenti per la scarsa attenzione al mondo musicale….l’unica cosa che sapete proporre è il solito e nauseante Sanremo……!!!!
Non ci credo minimamente che aveva poco pubblico basta vedere il riscontro con gli altri paesi di tutto il mondo. Aspettavamo ogni anno con ansia la nuova puntata di The Voice Italy a mio parere sembra una scelta oligarchica accampando scuse inesistenti.
Era superiore ad xfactor peccato… dove li prendono questi dirigenti rai mah..
Peccato non rivedere The Voice, probabilmente la giuria formata da Carrà, Noemi, Pelù e J_Ax andava mantenuta!