Altri due punti sulla coscienza di Reina. Il pari di Firenze è firmato in negativo da Reina apparso inadeguato in occasione del pareggio (2-2) dei viola che ha determinato la sfida dell’Artemio Franchi. Con varie sfumature Reina è responsabile di episodi negativi che pur non inficiandone la considerazione assoluta insinuano dubbi sul rendimento del portiere azzurro.
Reina è preziosissimo come “regista arretrato”. I suoi piedi buoni, il senso tattico e della posizione, la capacità di scegliere i tempi perfetti consentono al Napoli della giocate micidiali. Il contributo di Pepe Reina alla squadra ed ai successi azzurri è pesantissimo. E mi dissocio totalmente dai cori di dileggio che son piombati per l’ennesima volta sull’estremo difensore.
Nondimeno Reina manifesta talvolta un’imbarazzante incapacità di piazzare la parata. Quella prodezza cioè che da un campione come lui è lecito attendersi. La paratona che blocca le velleità degli avversari al punto di convincerli che è calata la saracinesca. Dal fatale tiro di Zaza, che ha assegnato lo scudetto 2015-2016, in poi Reina ha avuto diverse titubanze in momenti chiave. Non voglio far l’elenco pedissequo ma contro la Roma e la Lazio al San Paolo, Reina ha sulla coscienza la partita persa ed i punti smarriti (leggi di più).
Si vince e si perde tutti insieme, ma le giocate di un singolo in gare equilibrate fanno la differenza in positivo o negativo. E’ il tragico destino del portiere. Reina lo conosce bene. Merita rispetto e fiducia. Ma la società ha il dovere di costruire un’alternativa tecnica reale. Ma a lui, come a tutta la fase difensiva del Napoli, bisogna chiedere di più e meglio. Se non correggono questi difetti Reina ed il Napoli ( la peggior difesa nel vertice alto della serie A) si rischia di segnare reti a valanga ma di concludere la stagione con zero titoli.
State pur certi che se la Juve avesse segnato tre reti, i tre punti li portava via da Firenze. Il Napoli e Reina invece non sono riusciti in un’impresa tutt’altro che impossibile come dimostrano i punti conquistati e la classifica della Fiorentina. Più concentrazione specialmente dopo aver segnato, più cattiveria nella caccia al pallone. Reina era e resta un numero uno.
tanto rispetto per pepe ma è ora di cambiarlo..io proverei sepe..ad empoli andava alla grande..
CI TOCCA METTERE IL CITOFONO…