WhatsApp continua ad evolversi: l’ultimo aggiornamento annunciato è quello che consentirà di revocare e dunque cancellare post imbarazzanti inviati per sbaglio ma la grande rivoluzione in arrivo per l’app di messaggistica potrebbe essere un’altra e riguarderebbe il modo business.
Secondo il leaker @WABetaInfo ci sono chiari segnali che in casa WhatsApp si lavori con tenacia ad una seconda applicazione gemella rispetto a quella già in uso da milioni e milioni di utenti in tutto il mondo ma dedicata al mondo business. In pratica, in progetto un canale preferenziale dove potrebbero passare tutte le comunicazioni dedicate al lavoro e dove trovare funzioni aggiuntive utili per scambiare dati, condividere progetti e molto altro ancora.
L’aggiornamento specifico si chiamerebbe WhatsApp BIZ dove BIZ è acronimo di Business Internet Zone. Ebbene una traccia della sua esistenza, il profilo WABetaInfo l’ha scovata all’interno del sito ufficiale WhatsApp Germania: lo screenshot riportato in apertura articolo testimonia il progetto in lavorazione, anche se poi questa sezione è stata prontamente cancellata dagli sviluppatori e ora non più online.
Un aggiornamento per il business di WhatsApp come funzionerebbe e a cosa servirebbe? Sembrerebbe proprio ci sia la concreta possibilità della creazione di due app distinte: in una tutti i contatti con famigliari e amici, nell’altra quella con i colleghi. Tutto questo per evitare confusione in primis, ma la seconda soluzione BIZ potrebbe includere funzionalità utili (magari troppo pesanti e invasive) che non avrebbero senso e appesantirebbero l’esperienza dell’app, diciamo così, tradizionale. La soluzione professionale sarebbe poi riservata solo a chi possiede un account aziendale, anche se questo aspetto è decisamente ancora poco chiaro e dunque andrà verificato in futuro.
Difficilmente quando WABetaInfo ha annunciato una prossima novità per WhatsApp in arrivo con un aggiornamento o in altro modo si è mai sbagliato. Vedremo se anche in questo caso quanto “spoilerato” diventerà realtà. Intanto credi che la separazione di un app “consumer” da quella di tipo professionale possa essere utile?