Il Volo a Edicola Fiore è protagonista di un insolito Black Friday. Il più grande showman italiano non poteva non cavalcare l’onda della giornata di sconti pazzi, presentandosi al Bar Ambassador per consumare un cappuccino a soli 10 centesimi. Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto si sono invece prestati al consueto Festivalbar, con una divertente interpretazione di Fatti più in là delle Sorelle Bandiera e L’altra domenica.
L’onere e l’onore di aprire la puntata del venerdì di Edicola Fiore è toccata proprio a Il Volo, che hanno interpretato un frammento di Grande Amore, brano con il quale hanno trionfato al Festival di Sanremo 2015. La parte più difficile della puntata si espleta con l’ingresso in studio, con il trio di tenorini che deve sgomitare per raggiungere Fiorello e Meloccaro. Il risultato vale lo sforzo e si espleta in uno stornello a sfondo sessuale in dialetto della Trinacria. Per concludere, non poteva mancare l’acuto finale del Nessun Dorma, che spettina Fiorello e intacca il fard di Stefano Meloccaro.
La puntata di Edicola Fiore, oltre all’ospitata de Il Volo, si è incentrata soprattutto sul Black Friday e sul referendum costituzionale. Da un lato, Gabriele Muccino – ancora in pieno Thanksgiving Day – porta con sé la voglia di servirsi della colazione scontata del Bar Ambassador, mentre l’Economist ribadisce il suo No all’inglese stentato di Matteo Renzi.
Stasera sintonizzatevi su @SkyUno e @TV8it ! Una puntata speciale di @edicolafiore vi aspetta! pic.twitter.com/C792MInSNI
— Gianluca Il Volo (@GianGinoble) 25 novembre 2016
Buongiorno! Oggi con @Fiorello e il @ilvolo ne vedremo delle belle… pic.twitter.com/ZwjFNhXYIO
— Edicola Fiore (@edicolafiore) 25 novembre 2016
Dopo l’intervento a Edicola Fiore, Il Volo si prepara al grande tour nei palasport e negli anfiteatri previsto per la primavera 2016. Tra le tappe più attese, quella dell’Arena di Verona e quella al Teatro Antico di Taormina. Ecco tutte le date in calendario:
20 maggio Verona, Arena
1, 3 e 4 giugno Taormina, Teatro Antico
5 maggio Torino, Pala Alpitour
6 maggio Casalecchio di Reno (Bo), Unipol Arena
9 maggio Assago (Mi), Mediolanum Forum
12 maggio Roma, Palalottomatica
15 maggio Ancona, PalaPrometeo (ex Palarossini)
17 maggio Livorno, Modigliani Forum
19 maggio Verona, Arena
ti ringrazio per la tua risposta, Martina! alla prossima!
Cara Valeria,
Il mio voler appellare i ragazzi de Il Volo con il termine “tenorini” ha avuto un mero scopo vezzeggiativo e non dispregiativo, come giustamente hai notato anche tu. Non trattandosi di una recensione né di una critica, il sostantivo che tu ricordi essere utilizzato per denigrare il talento di Ignazio, Gianluca e Piero non esprime giudizi di nessuna sorta ma – torno a ripetere – è solo un modo come un altro di definire i ragazzi in un contesto “non ufficiale”. Apprezzo le critiche costruttive e terrò presente la tua osservazione per i prossimi contributi su Il Volo.
Ti auguro una buona giornata.
Martina
gentile Martina Dessì, per prima cosa vorrei ringraziarti (mi permetto di darti del tu, come usa su Facebook) dell’attenzione che dedichi al Volo, con parole sostanzialmente positive, cosa non così scontata da parte di molti giornalisti che, non si capisce perché, non riescono a nutrire neppure un piccolo sconto di simpatia per questi ragazzi che invece riscuotono da parte di quello che ormai si può definire un vero e proprio esercito (quello dei/delle IlVolovers) un’ammirazione e un affetto senza limiti! C’è però una cosa che vorrei sottolineare, l’ho già fatto sulla pagina che frequento abitualmente e sulla quale incontro le mie amiche volovers, ma vorrei ripetere più o meno gli stessi concetti qui, sperando che vengano più facilmente alla tua attenzione: la definizione di “tenorini” ripetuta nel tuo contributo 2 volte (nel titolo e nel corso del testo) è ormai obsoleta e assolutamente fuori luogo, e suona come impreparazione da parte di chi la usa, o peggio (non è il tuo caso, ma succede spesso) come intenzione di scherno verso i ragazzi da parte di chi non può proprio digerirli. Questo appellativo (i tre tenorini) fu coniato da Antonella Clerici, o da chi per lei, quando i ragazzi si presentarono al suo baby talent, per sottolinearne le voci eccezionali, ma anche la giovanissima età: ma allora ci stava tutto, era ispirato da simpatia e tenerezza verso di loro, che effettivamente , trattandosi di 3 voci così belle riunite insieme, potevano ricordare 3 tenori in miniatura. Altra cosa è usarla ora: Piero, Ignazio e Gian sono diventati 3 splendidi giovani uomini, che costituiscono una delle band più famose al mondo, che danno lustro al nome italiano ovunque si rechino, tanto da essere definiti da molti “un vero orgoglio italiano”! non sono più “i tenorini”, come, a voler essere precisi, non sono nemmeno “i 3 tenori”: sono 3 cantanti che hanno nelle loro possibilità canore un range incredibilmente vasto e direi quasi unico, perché sanno passare dalla lirica pura(come hanno dimostrato con le romanze cantate nel concerto di Firenze) al pop-opera al soul americano alla melodia classica italiana, in particolare napoletana. Perdona la pedanteria, ma ritengo che dovremmo essere tutti più precisi ed informati su questi ragazzi e trattarli con un occhio di riguardo, visto il servizio che innegabilmente prestano all’immagine italiana nel mondo! ancora grazie e cordiali saluti