A premiala è stata la star di Scandal Tony Goldwyn, il suo “presidente” sullo schermo: Shonda Rhimes ha ricevuto dall’interprete di Fitz Grant il premio onorario Emmy Founders, durante una cerimonia all’Hilton di New York.
Nello stesso hotel in cui due settimane fa Donald Trump festeggiava la sua elezione a presidente degli Stati Uniti (e l’intera Shondaland incassava il colpo della sconfitta della Clinton), Shonda Rhimes ha accettato il premio dedicato alle persone che con la loro creatività hanno contribuito in qualche modo ad incrementare la qualità della produzione televisiva mondiale.
Le motivazioni per onorare il suo successo, come in precedenza è stato fatto con Oprah Winfrey, Steven Spielberg e JJ Abrams tra gli altri, certamente non mancano, come ha spiegato Bruce Paisner, Presidente e amministratore delegato della International Academy of Television Arts & Sciences: “Shonda Rhimes ha veramente avuto un impatto globale sulla televisione. Non solo ha la sua nottata in prima serata sulla ABC negli Stati Uniti, ma i suoi spettacoli innovativi e i suoi personaggi iconici sono seguiti smaniosamente da oltre 300 milioni di spettatori in tutto il mondo, in 67 lingue. E lei continua ripetutamente a sorprendere l’industria e il suo pubblico, con i suoi nuovi spettacoli e linee narrative“.
Che la Rhimes abbia fatto la storia della tv è innegabile: Tony Goldwyn l’ha descritta come “un’esploratrice” della diversità in televisione, una coraggiosa innovatrice con la creazione, la scrittura e la produzione dei suoi show Grey’s Anatomy, Scandal, How to Get Away with Murder, The Catch e l’inedita Still Star-Crossed.
Il nuovo clima politico negli Stati Uniti non è certo dei migliori: le paure per i diritti delle donne, delle persone di colore, dei membri della comunità LGBT, dei musulmani, degli immigrati, ha spinto milioni di persone in piazza dopo la vittoria di Trump. Shonda Rhimes si è battuta per la campagna di Hillary Clinton, mettendo a disposizione anche le sue risorse creative. Tutto ciò non è bastato, ma di scuro i media hanno avuto un peso fondamentale nel senso opposto, ovvero nell’ascesa di un personaggio discutibile che ha trovato la sua ribalta proprio grazie alla televisione e agli altri mezzi di comunicazione di massa. Oggi più che mai, Shonda Rhimes si rende conto di quanto sia influente questo strumento e di quanto sia importante continuare ad usarlo con la consapevolezza di questo potere.
La tv è la più potente fonte di comunicazione al mondo: ci sediamo con voi nelle vostre case, si trascorrono più ore con molti dei miei personaggi che con i membri della propria famiglia. Questa è una responsabilità enorme, e la prendo molto sul serio. Le parole hanno un potere. La tv ha potere. La mia penna ha potere (…) Ho avuto il lusso di vivere in un’America libera e giusta, dove ho dormito tranquillamente cullata dagli ideali di uguaglianza e dalla realizzazione di una unione quasi perfetta. Gli ideali sono ancora lì; la vera questione è se siamo all’altezza di questi ideali. Un sacco di persone in questo momento sono spaventate, nervose o preoccupate: la gente di colore, ogni donna che apprezza il suo corpo e le sue scelte, le LGBTQ, gli immigrati, i musulmani, i disabili… Hanno paura che le loro voci non saranno più ascoltate, o credono che saranno messe a tacere… La mia penna ha potere. Penserò a questo.
A darle manforte Tony Goldwyn che ha introdotto il suo premio: “Se la nostra discussione pubblica purtroppo si è concentrata esclusivamente su ciò che ci divide, il mondo di ShondaLand è un ricordo costante della frase spesso citata di Maya Angelou: ‘Siamo più simili, amici miei, di quanto siamo diversi“.
Another fun night honoring Shonda Rhimes at the International Emmy Awards last night! #Shondaland
Pubblicato da Tony Goldwyn su Martedì 22 novembre 2016