L’animo tormentato di Rocco Schiavone non ha un attimo di pace e stavolta ad attaccarlo è il Sap (Sindacato Autonomo di Polizia). La fiction di Rai2 continua a provocare polemiche, prima dal fronte politico e poi da quello giudiziario. Se nei giorni scorsi il personaggio interpretato da Marco Giallini aveva ricevuto le accuse da parte di Giovanardi, Quagliarello e Gasparri, i quali avevano presentato un’interpellanza parlamentare per far chiudere la serie, adesso il Sap ci va giù pesante.
Per Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato, Rocco Schiavone è un “tossicodipendente, violento, ladro, corrotto e corruttore, sfruttatore della prostituzione, tutto indossando la divisa”. Secondo il Sap, in sole tre puntate andate in onda, il personaggio di Giallini avrebbe commesso reati che gli costerebbero dai 20 ai 28 anni di prigione.
Insieme a Tonelli, anche Gasparri e Giovanardi sono intervenuti nel corso di una conferenza stampa, chiedendo che ruolo abbia il Dipartimento di Polizia nella fiction Rocco Schiavone, e puntano di nuovo il dito: “Vogliamo sapere se questo è servizio pubblico. Per utilizzare le auto e lo stemma araldico serve un’autorizzazione. Al Dipartimento mi dicono che non c’è stata. Ma se è così, allora sporgano denuncia”.
Insomma se la stessa Polizia aveva elogiato il goffo, affascinante ma sessista e razzista ispettore Coliandro, e non aveva sporto denuncia sulla quantità di sigarette fumate dal commissario Montalbano, Rocco Schiavone viene processato e accusato senza battere ciglio. Ironico che le stesse polemiche siano piovute dallo stesso Sap che qualche anno fa aveva applaudito i poliziotti che uccisero Federico Aldrovandi, sotto gli occhi di una madre disperata che li aveva definiti degli “eversivi”.
In tutto questo clima tempestoso, la Rai non ha ancora rilasciato nessun commento al riguardo, tranne che continuerà a trasmettere Rocco Schiavone sulla sua rete, perché la fiction è seguitissima nella serata del mercoledì, tanto da battere Marco Bocci su Canale5 con il suo Nome In Codice Solo.
Tali critiche hanno ormai raggiunto livelli smisurati e allora è vero ciò che dice qualcuno: il Governo non dovrebbe occuparsi di cose più importanti in Italia, piuttosto che chiedere il blocco di una serie televisiva? Rocco Schiavone non era solo una fiction? E il personaggio creato da Antonio Manzini non era solo un poliziotto immaginario?