Killing Floor 2 arriva sul mercato in una finestra di lancio molto complicata: novembre è uno dei mesi più caldi dal punto di vista delle release e gli occhi (e I portafogli) dei giocatori che prediligono il genere FPS sono completamente rivolti al Call of Duty o Battlefield di turno – dimostrazione vivente è il buon Titanfall 2, premiato dalla critica e addirittura nominato ai Game Awards 2016 ma completamente bistrattato dal punto di vista delle vendite. In ogni caso lo shooter in prima persona dai toni horror/splatter firmato da Tripwire Entertainment è ora disponibile su PS4 e PC ed eccoci con il verdetto finale dopo aver affrontato diverse orde di Zed pronti a divorarci.
Sulla storia, ovviamente, non possiamo soffermarci nel consueto paragrafo dedicato alla trama, trattandosi di un videogioco basato sul multiplayer cooperativo. Ci limitiamo dunque a ricordare che il titolo prende vita un mese dopo gli eventi del primo capitolo datato 2009: i Zed, terrificanti mostri umanoidi creati dagli esperimenti della solita multinazionale (la Horzin Biotech) un po’ troppo ambiziosa, sono fuggiti dai laboratori di Londra e si sono diffusi in tutto il centro Europa, seminando morte e devastazione. I giocatori sono chiamati a impersonare dunque un gruppo di sopravvissuti, messo insieme proprio dalla Horzin Biotech, per tentare un’ultima resistenza contro gli abominevoli mostri.
GAMEPLAY – VOTO 7
Partendo dalle basi, il parco di modalità di gioco offerte da Killing Floor 2 è davvero esiguo. È disponibile, infatti, una modalità per giocare online in multiplayer fino a 6 giocatori, una per giocatore singolo offline e un addestramento di base in cui i neofiti possono imparare le feature principali del gameplay del titolo. Una piccola novità è costituita dalla Sopravvivenza VS, nella quale i giocatori possono anche affrontarsi tra di loro a differenza della Sopravvivenza classica. Quest’ultima consiste nel resistere a una serie di ondate nel quale il giocatore (in gruppo online o da solo offline) dovrà affrontare terrificanti versioni diverse dei Zed sfruttando gli arsenali a disposizione, con tanto di boss finale che potrebbe creare non pochi grattacapi soprattutto nelle difficoltà più alte. Ogni partita è personalizzabile, potendo scegliere tra una dozzina di mappe diverse – tutte piuttosto evocative e soprattutto vaste e diversificate, in modo da poter prediligere l’approccio che più si preferisce – ma anche la difficoltà di gioco, il numero di ondate e l’aspetto del protagonista che si sceglie di controllare.
Qui emerge tutta la qualità di Killing Floor 2 e delle sue meccaniche da shooter, che non si concedono troppi tecnicismi ma piuttosto pensano a regalare al giocatore un’esperienza divertente, adrenalinica ma soprattutto violenta e splatter – seppur, alla lunga, la monotonia e la ripetitività rischiano di prendere il sopravvento su un gioco strutturalmente debole. Killing Floor 2 è una sorta di Modalità Zombi di COD ma dai toni ancora più ignoranti e “caciaroni” ma non per questo il sistema delle classi, delle perk e le armi a disposizione sfigurano di fronte alle produzioni Tripla A.
Rispetto al primo capitolo, in Killing Floor 2 ci sono molte più classi, personaggi e armi di ogni tipo da poter imbracciare. Le classi sono in tutto dieci e ognuna corrisponde a uno stile di combattimento diverso, con la possibilità di farle salire di livello e di perfezionare quella che più si predilige: si va dal Berserker al Commando, votati decisamente all’assalto, passando per il Supporto e il Medico da campo – che invece hanno abilità e oggetti maggiormente predisposti alla cura – fino ai più tecnici Demolitore, Piromane, Pistolero, Cecchino e infine Survivalista e SWAT. Ognuna di queste specializzazioni possiede un equipaggiamento specifico, che è possibile modificare e ampliare tra un’ondata e l’altra presso il negozio.
GRAFICA E SONORO – VOTO 7
Killing Floor 2 sfrutta una nuova versione dell’Unreal Engine 3, a differenza del suo predecessore che invece montava l’Unreal Engine 2. Il risultato non è disastroso e fa il suo senza infamia e senza lode, ma di certo nulla di paragonabile a quanto siamo ormai abituati a vedere su console di nuova generazione. Il titolo, comunque, risulta ottimizzato senza sbavature e anche il frame rate (almeno sulla versione PS4 da noi testata) è estremamente stabile, nonostante in più di un’occasione ci siamo ritrovati una vera e propria baraonda su schermo a causa dei mostri che ci circondavano e di esplosioni varie. Anche il sonoro è soddisfacente, con una colonna sonora impostata su brani heavy metal sulla scia del primo capitolo.
PREZZO
Killing Floor 2 è un videogioco dal prezzo budget. Il gioco è disponibile per PS4 sul Playstation Store e per PC su Steam. Il prezzo, a seconda delle versioni – retail o in digital delivery – e delle edizioni oscilla leggermente, ma è possibile reperire il gioco a una cifra intorno ai €30, un acquisto decisamente consono all’offerta contenutistica del gioco.
CONCLUSIONI
Killing Floor 2 non è un titolo Tripla A e non si prefissa di essere un capolavoro, ponendosi come obiettivo il semplice divertimento all’insegna dell’adrenalina e dello splatter. L’offerta contenutistica del titolo di Tripwire è decisamente esigua, seppur consona al prezzo di vendita low cost. Le meccaniche di gameplay, pur non brillando per profondità e tecnicismo, risultano indovinate e soprattutto fanno il loro lavoro in maniera fluida e soddisfacente. L’Unreal Engine 3 non fa miracoli sul comparto visivo, ma l’ottimizzazione grafica di Killing Floor è soddisfacente (almeno su console) e soprattutto stabile, cosa non semplice quando si parla di gameplay dalle fasi così concitate.
Pro:
- Gameplay semplice e immediato
- Tante classi, tante armi
- Splatter a volontà
Contro:
- Pochissime modalità
- Alla lunga diventa ripetitivo
- Manca un’ossatura di gioco portante
VOTO FINALE – 7