L’aggiornamento del Samsung Galaxy S7 e S7 Edge ad Android 7.0 Nougat è partito. Come promesso nei giorni scorsi, oggi 9 novembre parte definitivamente il programma beta per l’ultimo sistema operativo sviluppato da Google. Si comincia dal paese natale del produttore asiatico per il test definitivo, ossia dalla Corea.
Un breve riassunto di quanto accaduto negli ultimi giorni: il 5 novembre, l’aggiornamento beta a Nougat era stato rilasciato (erroneamente) nel Regno Unito. Un errore server immediato aveva bloccato subito il rilascio del firmware: di qui, la promessa di procedere alla prima distribuzione proprio oggi 9 novembre. Detto, fatto e i possessori dei due top di gamma possono ora sperimentare le ultime novità software. In chiusura articolo, due screen shot testimoniano la prima distribuzione del pacchetto del peso considerevole di circa 1.3 GB (ma si tratta di un major update, dunque è più che normale).
Come fare per testar subito l’aggiornamento Nougat sul Samsung Galaxy S7 e S7 Edge? I residenti in Corea non dovranno fare altro che scaricare l’app per il Beta Program direttamente dallo store Samsung Galaxy e richiedere attraverso di essa, la partecipazione al test del firmware. Questa fase di sperimentazione, per il momento, è vincolata alla sola nazione asiatica neanche interesserà il Regno Unito, come invece auspicabile visti gli eventi di soli 4 giorni fa. Per l’Italia, si dovrà ancora aspettare: questa fase di test dovrebbe durare all’incirca 5 settimane e terminare per metà dicembre. Possibile dunque che, per tale data, sia il firmware italiano a giungere nel nostro territorio.
Per la cronaca, i pacchetti software relativi all’aggiornamento del Samsung Galaxy S7 e S7 Edge in Corea sono, per il primo modello standard, il G930SKSU1ZPK4 , G930KKKU1ZPK4 e G930LKLU1ZPK4. Per quello Edge invece sono il G935SKSU1ZPK4 , G935KKKU1ZPK4 e G935LKLU1ZPK4: tre build diverse relative ai tre vettori nazionali. Aspetteremo con ansia, dunque, anche quelli italiani.
dove l’hai trovato?
Ma in Italia non è arrivato
Sto iniziando ora l’aggiornamento. Incrociamo le dita, poi vi dirò…