Dragon Ball è uno di quei marchi che probabilmente vivranno in eterno. Da trent’anni a questa parte il manga e anime di Akira Toriyama è sbarcato praticamente su ogni settore commerciale: tra cinema, giocattoli, merchandising, gadget e videogiochi l’appuntamento con i nostri Super Saiyan preferiti è praticamente annuale. Il brand, poi, sta vivendo una vera e propria seconda vita grazie al nuovo anime, Dragon Ball Super, in corso in Giappone dal luglio 2015 e in arrivo in Italia sui canali Mediaset a partire da gennaio.
Guardare Dragon Ball Super, per molti di noi, è stato a dir poco emozionante perché ha significato ri-approcciarsi nuovamente, per la prima volta, a una serie animata che ha costituito parte integrante della nostra infanzia. Dragon Ball Xenoverse, il cui primo e interessante capitolo sviluppato da Dimps è uscito l’anno scorso, ha giocato a sua volta su questo mood proponendo una formula diversa e inedita rispetto a quanto visto finora sul versante videoludico firmato da Goku e soci. Dragon Ball Xenoverse 2, uscito il 27 ottobre su Playstation 4, Xbox One e PC, ha seguito le orme del suo predecessore ampliando ancora di più quella formula promettente proposta dalla nuova iterazione targata Bandai Namco, ma non è esente da sbavature.
TRAMA – VOTO 7
La storia di Dragon Ball, l’epopea di Son Goku e degli altri Guerrieri Z, ormai la conoscono pure i sassi ed è per questo che la saga di Xenoverse ha proposto un filone narrativo basato sul “what if”: due antagonisti minacciano le molteplici timeline nel multiverso di Dragon Ball, scambiando gli eventi tra loro e ricomponendo la storia come un puzzle per tentare di far cadere Goku, Vegeta e compagnia. Qui entra in gioco la Pattuglia Temporale, guidata da Trunks e dal Kaiohshin del Tempo, che guideranno i Time Patroller nel ricomporre le fratture temporali. Il protagonista sarà dunque un Pattugliatore interamente editato dall’utente, con la possibilità di scegliere tra 5 razze diverse: Saiyan, Terrestre, Namecciano, Clan di Freezer e Majin.
Fin qui niente di nuovo sotto il sole, l’incipit del gioco è composto da feature praticamente identiche al predecessore. Le novità iniziano a sentirsi man mano che si prosegue nelle prime ore dell’avventura, a partire dalla mappa di gioco: Toki Toki City ora si chiama Conton City ed è diverse volte più grande rispetto alla città che abbiamo percorso nel primo Xenoverse. Divisa in diverse aree ispirate agli ambienti più iconici di Dragon Ball, è interamente percorribile a piedi, su un veicolo o anche in volo, oltre alla presenza di alcuni robottini che vi permetteranno di teletrasportarvi nei centri nevralgici di Conton City.
L’avventura è equamente divisa fra trama principale e missioni parallele. Le missioni per la Pattuglia Temporale, che costituiscono la Storia, consistono come detto nel riparare le fratture provocate dai due villain Towa e Mira, ed ecco che il nostro Time Patroller si ritrova a dover affrontare Freezer e Cooler contemporaneamente sul pianeta Namek in procinto di esplodere, o Nappa e Vegeta entrambi trasformati in Grandi Scimmie dopo aver facilmente sgominato Goku, Gohan, Piccolo, Crillin, Tenshinhan e Yamcha. In questo senso la trama di Xenoverse 2 aggiunge davvero poco rispetto al primo capitolo, risultando alle volte sottotono e forse non all’altezza del suo predecessore. C’è da dire che Dragon Ball Xenoverse aveva dalla sua anche l’elemento novità, ma la sensazione è che Xenoverse 2 potesse osare di più, molto di più, dal punto di vista narrativo piuttosto che limitarsi ad aggiungere qualche saga nuova.
Discorso completamente inverso per le altre quest: Dragon Ball Xenoverse 2 non è affatto un semplice picchiaduro. Ci troviamo di fronte a un vero e proprio RPG, con incarichi di vario tipo, crescita di livello ed equipaggiamenti di ogni tipo da assegnare al proprio avatar. In questo senso il gioco offre una quantità di attività secondarie che fanno impallidire il suo predecessore e che possono tranquillamente soddisfare gli utenti per moltissime ore di gioco. Tra missioni parallele online e offline, missioni Faglie Temporali, eventi e Incarichi Maestri ce n’è veramente per tutti i gusti e soprattutto sarete impegnati per diverse decine di ore per completare il tutto, tra Storia e quest. Di sicuro, alla lunga, potreste trovare le missioni un pelo ripetitive, ma c’è un elemento chiave che contribuirà a renderle comunque divertenti e appaganti: il gameplay.
GAMEPLAY – VOTO 8
Una delle critiche principali alla prima iterazione riguardava proprio il combat system, troppo macchinoso e lento per un motore grafico che avrebbe dovuto girare su console next gen e che ha reso a tutti gli effetti Dragon Ball Xenoverse un gioco promettente ma estremamente acerbo. Questa volta, invece, la creatura di Dimps ha confermato quanto avvertito giocando la open beta nelle settimane scorse: adesso il combat system è di gran lunga più fluido, le animazioni sono rese molto meglio e le battaglie sono tornate ad acquisire quella frenesia che ha sempre caratterizzato i videogiochi di Dragon Ball e che dovrebbe sempre caratterizzare un picchiaduro in tre dimensioni.
Il gameplay nelle fasi di combattimento è stato limato per bene e arricchito di poche ma significative migliorie. Queste ultime rendono il combat system anche un pelo più difficile, introducendo ad esempio una serie di mosse avanzate (tutte apprendibili in un utile ma lungo tutorial presso il Vecchio Kaiohshin) volte a farvi padroneggiare completamente le battaglie e volgerle a vostro favore; ma anche l’intelligenza artificiale è stata notevolmente migliorata e, in un certo senso, “incattivita” e ora in grado di mettervi seriamente in difficoltà soprattutto nelle missioni più complicate. Tuttavia, come giù ribadito, Dragon Ball Xenoverse 2 non è solo un picchiaduro ma anche e soprattutto un buon MMORPG: un’altra pecca del suo predecessore riguardava l’utilizzo della componente social, resa possibile grazie all’hub centrale che era Toki Toki City. Adesso, grazie anche alla quantità di incarichi da portare a termine, l’interazione con altri utenti online è molto più soddisfacente e produttiva, con la possibilità di affrontare le missioni più complicate unendo le forze con altri giocatori da tutto il mondo.
Per il resto ci troviamo di fronte a un titolo che fa del fanservice la sua punta di diamante, riproponendo in maniera fedelissima stili di combattimento e tecniche dei personaggi più iconici di Dragon Ball. In questo senso, però, c’è da fare il solito appunto riguardante alcune scelte nel roster di combattenti giocabili: ancora una volta pesano assenze importanti (come le trasformazioni intermedie di Freezer, Cell e Majin Bu, ma anche altre versioni piuttosto rinomate dei protagonisti, i personaggi della prima serie di Dragon Ball e le Grandi Scimmie) e fa storcere il naso vedere slot letteralmente sprecati per fare spazio alle versioni oscure di alcuni comprimari o villain. Accettato questo compromesso, però, il roster di Dragon Ball Xenoverse 2 sarà comunque in grado di soddisfarvi – di sicuro molto più della prima iterazione, i cui soli 42 personaggi erano quasi uno sfregio agli oltre 100 che solo giochi di una generazione passata come Budokai Tenkaichi 3 sono stati in grado di regalarci. Xenoverse 2 ci dà la possibilità di utilizzare più di 70 combattenti, tra protagonisti, villain e personaggi speciali. Grossi passi in avanti son stati fatti e siamo sicuri di ritrovare gran parte delle feature mancanti in un ipotetico ma probabilissimo Xenoverse 3, specie perché Dimps si è dimostrata estremamente aperta nell’ascoltare e soddisfare il feedback dell’utenza.
E non dimentichiamo i bonus pre-order e il Season Pass, che aggiungeranno anche qualcosina in più a un’esperienza sia picchiaduro che RPG già di per sé molto soddisfacente. Se poi vorrete togliervi la soddisfazione di giocare nei panni di alcuni dei nuovi personaggi proposti dal nuovo anime Dragon Ball Super, non vi resta che mettere mano al portafogli per scaricare i prossimi pacchetti DLC.
GRAFICA E SONORO – VOTO 9
Il comparto visivo di Dragon Ball Xenoverse 2 presenta pochissimi punti oscuri grazie all’ottima realizzazione tecnica e grafica di personaggi e ambienti: i modelli dei Guerrieri Z e dei loro antagonisti sono semplicemente perfetti, dettagliati e puliti come non mai e le cutscene della Storia principale ripercorrono scene realmente viste nell’anime in tv con una grandissima dovizia di particolari. Avremmo gradito, forse, una maggiore interazione con gli ambienti, visto soprattutto a quanto ci hanno abituato in passato i videogiochi dedicati a questo franchise.
Gli oggetti e gli edifici distruttibili sono ridotti all’osso, così come stona il fatto che i crateri lasciati dal passare inesorabile delle nostre potentissime Kamehameha scompaiono dopo pochi secondi per lasciare il terreno nuovamente intatto e immacolato. Ciò non toglie, comunque, che il motore grafico utilizzato in Dragon Ball Xenoverse 2 è davvero superbo. Svolge un ottimo lavoro anche il comparto sonoro, con musiche d’accompagnamento ben realizzate e soprattutto pertinenti in ogni occasione. Molto apprezzabile, in particolar modo, la scelta di alcune colonne sonore nelle battaglie più intense e drammatiche.
PREZZO
Dragon Ball Xenoverse 2 è disponibile a un prezzo di base di €69,99. È possibile anche trovarlo a prezzi leggermente scontati, ad esempio su Amazon al prezzo di circa €61 o anche sullo shop online Console Planet al prezzo di €49.99. Esiste anche una Deluxe Edition, comprensiva del gioco completo e del Season Pass, disponibile su Playstation Store al prezzo di €94,99; la stessa edizione c’è anche su Amazon a circa €84.
CONCLUSIONI
Dragon Ball Xenoverse 2 è un titolo imperdibile per tutti i fan del manga e anime di Akira Toriyama grazie alla sua corposa dose di fanservice, ma è consigliabile anche ai meno appassionati del franchise grazie a un’ottima formula ibrida tra picchiaduro e MMORPG. La quantità di contenuti e attività da portare a termine è immensa, peccato solo per la trama principale sulla quale lo sviluppatore avrebbe potuto osare di più, limitandosi a riproporre una struttura identica al suo predecessore. Dal punto di vista del gameplay ci troviamo di fronte a uno dei migliori videogiochi dedicati a Dragon Ball, grazie a un combat system fluido ed estremamente dinamico. Nel roster di personaggi giocabili, questa volta molto corposo, continuano tuttavia a pesare assenze importanti, ma il tutto viene compensato da un comparto visivo e sonoro che non ha precedenti nel pantheon videoludico popolato da Goku e soci.
Pro
- Gameplay veloce, fluido e dinamico
- Una quantità smisurata di contenuti e missioni
- Comparto grafico e sonoro di altissimo livello
Contro
- Si poteva osare di più dal punto di vista narrativo
- Manca ancora qualche personaggio al roster
- Ci vorrebbero stage completamente distruttibili
VOTO FINALE – 8