LG G5 non ha di certo giovato alle casse del produttore asiatico, cosa peraltro confermata anche dagli ultimi esiti fiscali di recente pubblicati (quelli relativi al Q3 2016). Purtroppo la documentazione non ha fatto che avvalorare le previsioni fatte in queste settimane, che rivelavano un calo nei profitti non indifferente.
La parabola negativa c’è: l’utile, infatti, ha fatto registrare una decrescita del 3.7 % rispetto allo stesso arco temporale dell’anno scorso, risultato di un calo trimestrale senza precedenti nell’ambito del segmento mobile, tra l’altro per il sesto trimestre di seguito. Diversa la situazione della divisione TV, che continua a crescere senza freni con un guadagno di 381.5 miliardi (male invece il mercato degli elettrodomestici, che ha segnato profitti minimi).
Tornando alla divisione mobile, che è anche quella che ci interessa, avrà contribuito senz’altro a questo insuccesso anche l’LG G5, il primo device con design modulare dell’azienda coreana, purtroppo non arrivato al cuore degli appassionati. L’idea era buona, peccato non sia stata sfruttata a dovere. Il produttore avrebbe potuto concepire accessori dal costo meno elevato (anche difficilmente reperibili nei negozi), e dall’aggancio meno macchinoso (voi tutti forse non saprete che per rimuovere ed inserire i moduli bisogna necessariamente riavviare il device in quanto c’è necessità di estrarre anche la batteria).
LG Electronics ci riproverà sicuramente con LG G6, che, secondo le prime voci, dovrebbe rompere i ponti con il passato e presentarsi ben diverso da LG G5, proprio a partire dall’abbandono del concetto modulare che ha contraddistinto l’attuale top di gamma senza particolari riscontri. Speriamo proprio l’azienda riesca a risollevarsi, dispiacerebbe vederla perdere ulteriore terreno da qui ai prossimi mesi. Torneremo senz’altro sull’argomento, sperando di potervi dare buone notizie ;)