L’attesa è finita: a distanza di anni dall’ultimo disco, Giorgia torna con un brano potente sul rispetto. La produzione del nuovo gioiello della Todrani è ancora affidata al tocco magico di Michele Canova, uno tra i segreti del successo della cantautrice di Come Saprei.
Contrariamente a quanto ci saremmo aspettati, Oronero non è un brano che parla d’amore. Parlare d’amore è semplice. È bello, ma a volte è banale. Chi ha il coraggio di portare se stesso in musica, può provare a non parlare d’amore e andare oltre, cercando di attraversare quella linea sottilissima che divide ciò che sembriamo da quelli che siamo in realtà.
E così, ancora nell’ottica di voler andare oltre le apparenze, Giorgia si libera dal cliché della canzone d’amore e parla di rispetto. Oronero è la metafora perfetta per descrivere quello che la Todrani ha inteso comunicare con il nuovo singolo: quello che per anni è stato considerato un bene di valore altissimo – il petrolio – oggi è superato, pericoloso, inquinante.
Oronero è quindi la banalità del male, il male che facciamo a noi stessi e a chi ci circonda con tale leggerezza da ritenere di essere costantemente nel giusto, con le parole che sono armi e sanno fare male. Nel nuovo singolo, che anticipa l’album in uscita il 28 ottobre, Giorgia fa emergere la moderna e ormai naturale tendenza a voler superare gli altri, anche quando l’unico obiettivo reale è quello di riuscire a superare se stessi.
Già in programma i primi instore a supporto dei Oronero, in programma a partire dal 28 ottobre al Mondadori Megastore di Milano, in Piazza Duomo, 1 alle ore 18.00); il 29 ottobre a La Feltrinelli di Roma, in Via Appia Nuova, 427 alle ore 17.00 e il 5 novembre a La Feltrinelli di Napoli, in Via Santa Caterina a Chiaia, 23/Angolo Piazza Dei Martiri, alle ore 17.00).
TESTO di Oronero di Giorgia
Parlano di me una donna facile
con le difficoltà di un giorno sempliceparlano di te che sei fragile
ma cammini a testa alta senza chiedereparlano di lui uno stronzo senza fine
che si perde sotto le prime luci di apriledicono di me che rimarrò da sola
ma nel tempo ho scelto e soche ne rimarrà una di me, una di me
parlano di te che non hai regolela gente parla quando
non ascolta neanche sé
parlano di me che non mi amo davveroma una carezza sul mio viso
è il mio primo pensiero
parlano di noi e abbiamo tutti controma tu sei come me e so
che rimarrai al mio fiancodicono di me non sono più com’ero
e questa sono io e loro sono oronero
oronero
oroneroparlano di te un uomo che si perde
ma dà un abbraccio
alla vita che poi lui proteggeparlano di lei una donna senza
cuore ma che chiede solamente
di trovare amoredicono di me che non so consolare
ma sono qui davanti a te e mi prendo
il tuo doloreparla un po’ con me che sono come te
e le parole sono armi e sanno fare maledevi saperle usare
parlano di te che non hai regolela gente giudica
e non sa neanche lei perchéparlano di me che non mi amo davvero
ma una carezza sul mio viso la vorrei sul serioparlano di noi e abbiamo tutti contro
ma tu sei come me so che rimarrai al mio fiancodicono di me non sono più com’ero
e questa sono ionon lo voglio l’oronero
oronero
oroneroparlano di te
che tu non puoi cambiare
ma nella vita hai fatto
passi per potere amareparlano di me
ci credo per davverole tue parole sono oro
basta oronero
Mi permetta solo una critica al suo articolo. Il testo contiene moltissimi errori. A cominciare da “le parole sono aria e sanno fare male” visto che dice “le parole sono ARMI e sanno fare male” ma sarebbe bastato ascoltare la canzone un paio di volte per capirlo, oppure prima di pubblicare una cosa andare a leggere il testo sul sito ufficiale .
Salve Alessandro, l’errore – uno solo e quello da Lei segnalato – è stato corretto. Grazie per l’attenzione.
Bellissime parole per descrivere questo brano meraviglioso, complimenti.