Google Pixel e Pixel XL saranno presentati entrambi il prossimo 4 ottobre, e come di consuetudine i rumors non si fanno di certo attendere.
Gli ultimi due possono far piacere e no. Il primo è portatore di una notizia discreta, in quanto sancisce da parte dei prossimi Nexus 2016 prodotti da HTC l’introduzione della certificazione IP53. Badate bene, questo non significa che Google Pixel e Pixel XL potranno essere immersi in acqua, ma che, per esempio, potrete riuscire a mandare un messaggio sotto la pioggia, a patto di tenere ben coperti i connettori per evitare che il liquido entri nei circuiti, danneggiandoli (in pratica coincide con la certificazione che vanta HTC 10).
I Nexus 2016 potranno, quindi, essere bagnati se posizionati verticalmente, con un’inclinazione non al di là dei 60° (anche la pressione dell’acqua dovrà rivelarsi piuttosto bassa).
Questa era la buona notizia, ne segue un’altra che farà meno piacere. Google Pixel e Pixel XL potrebbero non essere adatti a root e modding, il loro codice renderà la vita molto dura a chi cercherà di ottenere i privilegi di amministratore (stando a quanto riportato da Androidheadlines.com per effettuo dei test svolti da Github).
Google Pixel e Pixel XL sono stati concepiti per tenere perfettamente testa ai top di gamma degli OEM più blasonati (Samsung Galaxy e iPhone compresi), per questo non potranno essere sfruttati come banco di prova per spremere per bene l’OS mobile di Big G. Certo, l’indiscrezione è da prendere con le molle, non è detto che la cosa si concretizzi al 100 %.
In ogni caso, i più esperti riuscirebbero comunque a trovare il giusto modo per aggirare le barriere imposte dall’azienda, magari andando a modificare il kernel. Google Pixel e Pixel XL, ne vedremo delle belle ;)