Quale il prezzo definitivo di iPhone 7 e 7 Plus? Scoperta la data di uscita ufficiale di entrambi i melafonini presentati a San Francisco il 7 settembre, ecco che in questi minuti giungono indiscrezioni anche sul presunto prezzo del device.
A spifferare il probabile listino prezzi relativo ai due iPhone 7, il leaker @the_malignant che si sta prodigando e non poco nella distribuzione di informazioni, a suo dire, provenienti sempre da fonti fidate. In questo caso, il valore commerciale dei due top di gamma proverrebbe dal più grande grossista Apple cinese, ossia LELEDA. L’esperto, in passato, si è rivelato sempre portatore di indizi hi-tech poi originali, giusto dargli almeno un po’ di credito anche questa volta.
Vista la provenienza cinese del prezzo, normale che il costo di iPhone 7 e 7 Plus sia in Yuan cinese. Sempre il leaker The_malignant ha effettuato la conversione, per ogni singolo modello, in dollari: io, al contrario, quella in euro.
iPhone 7 32 GB – 5288 RMB (791 dollari) – 708 euro;
iPhone 7 128 GB – 6088 RMB (911 dollari) – 815 euro;
iPhone 7 256 GB – 7088 RMB (1060 dollari) – 949 euro;
iPhone 7 Plus 32 GB – 6088 RMB (911 USD)- 815 euro;
iPhone 7 Plus 128 GB – 6888 RMB (1031 USD) – 923 euro;
iPhone 7 Plus 256 GB – 7888 RMB (1180 USD) – 1056 euro.
Prima osservazione da fare: come già raccontato solo qualche giorno fa, per iPhone 7 e 7 Plus, non sarebbe previsto alcun taglio di partenza da 16 GB, quello da 64 GB sarebbe stato completamente ignorato a favore (è questo farà piacere a molti) di una variante da ben 256 GB.
Qualche riflessione sul prezzo poi: quello di iPhone 7 e 7 Plus convertito dalla moneta cinese in euro suona fin troppo conveniente, almeno per noi europei. Il più piccolo dei due melafonini, nel suo modello da 32 GB costerebbe solo 708 euro ( ben meno dell’attuale iPhone 6S di partenza, ma con soli 16 GB di spazio di archiviazione, venduto a 779 euro) Insomma, il listino può essere preso come un punto di riferimento che magari potrebbe darci l’indizio che Apple, nonostante la nuova politica sui tagli di memoria, ha deciso di non alzare oltremodo i costi dei suoi prodotti. Più difficile, al contrario, l’esatta riproposizione in Italia di quanto su indicato.