Parliamo per l’ennesima volta di amore. Ma questa volta parliamone sul serio: del vero amore. Presuntuoso? Forse. Ma è inevitabile riportare alla condizione dell’amore il rapporto che si instaura con un cane. L’amore incondizionato e perciò vero: il cane che ti ama anche se non hai ricchezze, non hai vantaggi da offrire (a parte qualche leccornia, vabbè…mi sembra un più che giusto “minimo sindacale”), perfino quando sei arrabbiato per cazzi tuoi e magari lo tratti anche male. Abnegazione. Sentimenti sinceri, difficili da riscontrare nel complicato e artificioso modo di essere umano di oggi; difficile da capire se non si è mai avuto, almeno una volta nella vita, un fedele compagno a quattro zampe. Il grande schermo lo sa bene e, ovviamente, ci guadagna. Il rapporto del cinema con il mondo animale è nutrito: si sa, i buoni sentimenti “tirano”.
Ad arricchire il cinema che attinge nell’ambito cinofilo, ci sarà l’anno prossimo anche A Dog’s Purpose, nuova pellicola di Lasse Hallström. Un film che intriga anche per la costruzione narrativa che ruota intorno al protagonista, che è ovviamente un cane, e che racconta in prima persona i suoi rapporti con gli umani; diversi, perché ne racconta attraverso le sue reincarnazioni. Insomma attraverso quello che potrebbe essere definito il Karma. Curioso e affascinante come dibattito per chi crede in questa ipotesi: la reincarnazione toccherebbe anche gli animali o solo gli umani (sapete che il primo cristianesimo era “reincarnazionista”?) ?.
Comunque sia, qui c’è un cast che comprende Dennis Quaid, Peggy Lipton, Britt Robertson, K.J. Apa, Juilet Rylance, Luke Kirby, John Ortiz e Pooch Hall. Il cane nella versione originale del film è doppiato da Josh Gad, che dà voce narrante al protagonista e alle sue storie. Storie che fanno parte poi del romanzo di W. Bruce Cameron, dal quale è tratto il film.
E allora speriamo di vederlo anche in Italia questo lavoro: fa sempre bene ricordare con leggerezza quanto siano belli e indispensabili i cani nella vita di noi miseri umani. Da loro c’è solo da imparare. Con semplicità e rispetto. E con la capacità di arrendersi all’evidenza dei limiti della nostra specie superiore, agilmente superati e mostratici da una specie inferiore. È per questo, forse, che alcune persone non amano i cani: non hanno l’umiltà di saper osservare ed apprendere ciò che istintivamente potrebbe essere trasmesso da un “quasi umano”.
A ben pensarci non è poi mica tanto difficile riconoscere che siamo spesso incapaci di perdonare, di amare, di sopravvivere come un cane. Basterebbe solo guardare le cose dal basso. Magari scodinzolando ogni tanto.
A Dog’s purpose uscirà nelle sale americane il 27 gennaio 2017. A seguire trailer e poster.
Trailer: