Da quando in Grey’s Anatomy è stata introdotta la storyline di Owen e Nathan, legati dalla perdita di Megan, in tanti si sono chiesti quando la sorella di Hunt ed ex fidanzata di Riggs farà la sua comparsa nella serie.
Questa storia evidentemente posticcia – visto che Owen si era sempre dichiarato figlio unico durante le sedute di psicoterapia con Cristina – ha preso via via le sembianze di un noir: dalla tragedia della morte di Megan alla scoperta che in realtà il suo corpo non è mai stato ritrovato. Non defunta, dunque, ma dispersa. E allora il dubbio che questo personaggio possa riemergere dall’oltretomba si è fatto sempre più insistente, al punto tale da immaginare che possa palesarsi da un momento all’altro in quel di Seattle. Addirittura TvLine si è lanciata in un toto-nomi, individuando attrici papabili per il ruolo.
A meno di un mese dalla première della tredicesima stagione, Shonda Rhimes è intervenuta sull’argomento in risposta ad una precisa domanda in merito. Come suo solito, ha mantenuto il massimo riserbo e si è tenuta sul vago per evitare di esporsi troppo riguardo qualcosa su cui, probabilmente, nemmeno lei ha ancora le idee chiare.
In un’intervista di EW, alla domanda sulla possibilità che la sorella di Owen sia viva, la showrunner ha risposto senza confermare né smentire:
Sulla questione se la sorella sia viva o morta, è interessante il fatto che la gente si interroghi su questo. È un ottimo quesito.
Il quesito sarà pure interessante, ma la risposta per il momento non c’è. Di sicuro quella di Megan Hunt è una carta che gli autori potranno giocarsi nel prossimo futuro, quando il personaggio di Nathan Riggs sarà maggiormente coinvolto nella trama di Grey’s Anatomy. Nella tredicesima stagione ci si attende un triangolo tra il chirurgo e le sorelle Meredith e Maggie, con tutte le ripercussioni del caso sul fronte personale e professionale.
Certo, tirar fuori dal cilindro il personaggio di Megan sarebbe comunque l’extrema ratio per portare avanti una storyline che sin dal primo momento è apparsa un po’ troppo forzata e poco credibile, perlomeno sulla base delle informazioni che lo spettatore aveva precedentemente acquisito e dato per buone. Per una serie che non è Beautiful e mantiene comunque una patina di verosimiglianza, il rischio è quello di rompere il patto di credibilità con lo spettatore.