Il suo nono album in studio, Glory, uscirà solo il 26 agosto su etichetta RCA, ma l’edizione deluxe è apparsa su Internet già nel weekend precedente: Britney Spears è l’ennesima star che vede leakkato il proprio disco a ridosso del rilascio. Lo scorso inverno è accaduto lo stesso a Madonna con Rebel Heart, con evidenti conseguenze sul riscontro in classifica e un’indagine che ha coinvolto perfino l’FBI per individuare il colpevole della fuga di materiale.
A quanto pare l’arrivo di alcune copie di Glory in uno store messicano giorni prima della messa in vendita ufficiale ha provocato la fuoriuscita delle tracce: un rivenditore avrebbe smerciato il disco prima del dovuto, con conseguente diffusione in rete dei brani da parte degli acquirenti. Come sempre in questi casi, c’è chi spergiura che non lo ascolterà fino al 26 agosto e chi non ha retto alla curiosità: sta di fatto che l’album di Britney Spears (12 tracce nell’edizione standard e 17 in quella deluxe, ricco di collaborazioni) è già stato ascoltato da molti, comprese le testate statunitensi che lo stanno recensendo in anteprima.
Le prime impressioni sono generalmente positive. Rispetto al precedente album Britney Jean, che nel 2013 segnò il suo più basso esordio in classifica con un album di inediti, questo disco appare più vivace nelle melodie e coerente nello stile. Le influenze sono diverse: dalle sperimentazioni di Major Lazer al pop di Justin Bieber, passando per l’esperimento Coupure Électrique in cui canta completamente in francese.
Secondo Billboard, Glory è l’album della maturità per Britney Spears e spinge il pubblico a fare il tifo per la sua rinascita.
Si sente una Spears la cui voce sicura non dà importanza agli snob che la prendono in giro. Lei sa che ha una delle voci più riconosciuti nel mondo, e 33,4 milioni di album venduti solo negli Stati Uniti vuol dire che ci piace ciò che sentiamo. Glory non è solo il suo ritorno in forma, è qualcosa di più. Finalmente un passo in avanti per i suoi 34 anni di età (…) è una sopravvissuta, così come lo è anche la sua grande antecessora, Madonna. La Spears è stata davvero distrutta dalla macchina dei media ed è tornata ancora e ancora, e forse anche meglio questa volta. Non tutti noi amiamo la sua musica, ma noi tutti vogliamo il suo trionfo. Nel 2016, chi altri ci unisce in questo modo?
La popstar ha lavorato su Glory per due anni, tra uno spettacolo e l’altro al Planet Hollywood di Las Vegas con la fortunata residency Britney: Piece of Me, partita nel dicembre 2013 e in calendario fino a febbraio 2017. Col ritorno sul palco degli MTV VMA 2016 il 28 agosto, farà il debutto televisivo in diretta sulle note del primo singolo Make Me.
Anche per il video del singolo ci sono stati imprevisti e cambi di programma: Britney Spears ha collaborato con il regista David LaChapelle per girare le immagini, ma pare che alcune scene molto piccanti siano state tagliate nella versione definitiva del video (tra cui una scena in cui G-Eazy simula sesso con la Spears). Il video ha comunque aiutato la performance del brano in classifica, balzato dal numero 67 al 43 della Billboard Hot 100 dopo il suo rilascio.