Schwazer spera ancora di poter partecipare alle olimpiadi di Rio 2016. Il marciatore altoatesino attende il verdetto definitivo del TAS confidando nell’accoglimento delle sue tesi difensive. Anche l’ultimo prelievo è risultato negativo, ma a bloccare Schwazer resta come un macigno la positività al testosterone evidenziata da un test eseguito al principio dell’anno olimpico.
Schwazer urla al complotto, ritiene di esser nel giusto e spera nella suprema giustizia sportiva. Ma la vicenda di Schwazer è davvero disgustosa e mi stupisce davvero molto che un simile personaggio possa ancora indossare i colori della nazionale italiana. Schwazer è un dopato matricolato. Alla vigilia delle Olimpiadi di Londra 2012 venne colto in flagrante ed espulso dai Giochi.
Piangendo in mondovisione Schwazer confessò di essersi dopato e raccontò l’incredibile storiella che aveva fatto tutto da solo. Da solo si era procurato il farmaco dopante, da solo se l’era iniettato, da solo ne aveva seguito l’assorbimento. Ma chi avrebbe mai potuto credere ad una simile bugia? Un atleta di valore mondiale, campione olimpico in carica come Schwazer non passa inosservato. Non può andare in farmacia ad acquistare la “bumba”. A questi livelli nulla sfugge. Eppure tanti, in Italia e nel Mondo, hanno fatto finta di credere a Schwazer accecati dalla prospettiva che egli fosse l’unico in grado di vincere una medaglia d’oro nella mediocre atletica leggera italiana.
E’ stato perdonato Schwazer e la sua squalifica fatta terminare giusto in tempo per Rio 2016. Aveva giurato lealtà dichiarando che lui “era un onesto e non un napoletano”. Eppure l’onesto Schwazer ci è ricascato di nuovo. L’inferno del doping non prevede uscite di sicurezza. Spero che non ci siano alchimie giuridiche che lo rimettano in corsa e gli facciano vincere una medaglia. Schwazer, l’Italia, gli sportivi veri non avrebbero nulla da vantarsi di un simile alloro fondato sulla menzogna. Il doping era praticato anche ad Olimpia, è nato con la voglia di vincere a tutti i costi. Ma io questo costo non sono disposto ad accettarlo né per Schwazer, né per nessun altro al mondo.