Estrosità è la parola d’ordine degli UMMO, gruppo della provincia di Pescara selezionato da Red Ronnie nella quinta puntata di Optima Red Alert, il format ideato da Optima Italia in collaborazione con OM – OptiMagazine e Roxy Bar.
Gli UMMO sono Cris Romanelli (voce, synth e pianoforte), Federico Di Simone (batteria e cori), Greg Coniglio (basso e cori) e Davide Colleluori (chitarra e cori), quattro ragazzi abruzzesi che nel 2012 hanno deciso di dare il via a un progetto nuovo, diverso dal solito. UMMO non è una solo una band, ma il nome di una legenda aliena, di un “ipotetico esopianeta” e attraverso la loro musica hanno deciso di costruire un mondo dove poter fuggire da ciò che li circonda.
Ogni spettacolo offre un’esperienza unica e irripetibile, grazie anche alla loro stravaganza e alla loro originalità, tanto da stupire il pubblico con delle performance fuori dal comune. Per gli UMMO, il nostro Paese vanta una ricchezza dal punto di vista musicale e, per questo motivo, hanno scelto di proporre un qualcosa di inedito, poiché così come ci hanno raccontato nella nostra intervista, la gente non ha più voglia di ascoltare le solite cover band ma è alla ricerca di un tipo di musica nuova, diversa.
Tanti gli artisti che hanno segnato la loro formazione musicale, tra cui i Led Zeppelin, i Muse, i Litfiba e addirittura Mozart, un mix di generi da cui gli stessi UMMO hanno preso ispirazione. Difficile trovare un nome per descrivere il genere di musica a cui appartengono e, per questo motivo, hanno scelto di citare alcuni addetti ai lavori che hanno definito i loro brani una sorta di heavy-pop, ovvero “melodie pop-rock con una veste ritmica bella possente“.
Di seguito l’intervista agli UMMO:
Di dove siete e dove suonate?
Siamo un gruppo nato e cresciuto nella provincia di Pescara. Ma da anni giriamo questo nostro folle “stivale” proponendo la nostra musica con spettacoli sempre più estrosi. In realtà la musica in Italia è più viva di quello che si crede. Ci sono moltissimi artisti interessanti, club e festival che ancora credono nelle bellezza dell’arte. Il pubblico sta tornando ad essere affamato di musica inedita… si è annoiato delle cover-band! Ed era anche ora!
Che tipo di musica fate?
È sempre difficile rispondere a questa domanda semplicemente perché veniamo da generi musicali differenti. Il nostro bassista Gregory dalla classica, Federico e Davide (batteria e chitarra) dal metal ed io (Cris) dalla musica d’autore e dal rock contemporaneo. Miscelando il tutto è uscito fuori il sound degli Ummo. Giornalisti e addetti ai lavori lo hanno definito heavy-pop e noi piace molto. Melodie pop-rock con una veste ritmica bella possente.
Come e quando avete deciso di diventare un gruppo?
La nostra forza deriva soprattutto dalla forte amicizia che ci lega. Ci conosciamo da molti anni e in una notte del 2012 proposi ai ragazzi questa insana idea di fondare un gruppo un po’ diverso dal solito. Ummo è il nome di una legenda aliena… di un ipotetico esopianeta! Di sicuro è il nostro di pianeta. Abbiamo cercato di costruire un mondo per fuggire da ciò che ci circonda.
Credo che ogni persona abbia qualcosa di straordinario dentro di sé, qualcosa di “alieno” proveniente da chissà quale dimensione o galassia. Noi abbiamo la fortuna di riuscire a esprimere ciò tramite la musica. Esplorando, lavorando e migliorandoci sempre di più cerchiamo di raggiungere l’emotività più intima di chi ci ascolta. Ogni concerto dovrebbe essere come una messa… l’artista che immola il suo dolore, la sua gioia, tutto se stesso per donare agli altri ogni sfumatura di questo miracolo. La musica in Italia dovrebbe tornare al posto che gli spetta…in alto! Forse ci siamo tutti dimenticati di sognare…
A chi vi ispirate?
Venendo da diversi generi musicali sono molti gli artisti che ci ispirano. Dai Queen ai Metallica… dai Led Zeppelin ai Muse… dai Radiohead a Mozart. Ma anche molta musica italiana: Litfiba, Verdena, Marlene Kuntz e tanti altri. Quando scrivo una canzone poggio le dita sul pianoforte chiudendo gli occhi e attendo. Credo fermamente che sia già tutto nell’etere. Bisogna solo sapere ascoltare e catturare le melodie che corrono veloci. La composizione possiede un alto tasso di erotismo. È come fare l’amore con le note e le parole. So che può sembrare folle… ma per noi Ummo è così!
Raccontateci un aneddoto su di voi.
Potrei scriverne davvero moltissimi solo raccontando gli ultimi due anni in tour. Un gruppo che crede di venire da un altro pianeta non può che essere folle. Immaginate per esempio gli sguardi del pubblico quando in qualche nostro concerto abbiamo fatto salire sul palco ragazze e ragazzi nudi dipinti di nero e fucsia (i colori del nostro logo), facendoli danzare sulle note delle nostre canzoni! Provocare e osare… sempre! Probabilmente gli Ummo sono nati per questo.
Noi nel nostro piccolo siamo tornati a sognare… e voi?
mediocri…scopiazzatura di Caparezza “Io vengo dalla Luna” ;)
Intervista o delirio? mah…
Dio mio! mah…aò…lassate perde!