Con 28 anni di esperienza alle spalle, gli Almamegretta tornano a Giffoni 2016 per una nuova serata da protagonisti all’interno di Campania Sound Experience. La band, capitanata da GennaroT, si è esibita sul palco di Piazza Fratelli Lumière il 19 luglio scorso, per un concerto all’insegna dell’alternative rock e del reggae, oltreché di tutte le sonorità tipiche del gruppo partenopeo.
È un tornare bambini del tutto particolare, quello degli Almamegretta, che abbiamo intercettato per farci raccontare come GennaroT, Raiz e Paolo hanno vissuto gli esordi da musicista. “Ai nostri tempi c’era soprattutto la radio, pochissima televisione. Per renderci conto di quali vinili comprare, dovevamo leggere le recensioni. E poi c’erano i concerti…”
I Police, i Bee Gees e Jimi Hendrix tra le icone musicali dell’adolescenza degli Almamegretta che, per fare buona musica, ritengono che il metodo da utilizzare sia universale: “Il ritrovo della band è fondamentale, per ricreare la scena. L’aggregazione, l’unione e lo scambio è fondamentale per la crescita di un musicista. Spero che sia così anche adesso”.
L’avventura degli Almamegretta inizia nel 1988 ma solo nel 1993 iniziano a espandere i loro orizzonti, grazie alla pubblicazione del loro primo disco, Animamigrante. Il successo si rinnova nel 1995, con Karmacoma, album che segna la prima collaborazione con i Massive Attack, che li ingaggiano per un remix di Karmacoma, contenuta nel disco Protection.
La carriera della band partenopea conosce un periodo di ascesa senza precedenti, fino alla conquista dell’Italian Grammy Awards nel 2001, con tre Targhe Tenco all’attivo. Tra le collaborazioni più illustri, quella con Pino Daniele in Canto Do Mar, contenuta nel disco Cosa succede sulla terra.
Enn/Enne è invece l’ultimo capitolo discografico della band napoletana. Il disco, che contiene una nuova versione di Ciucculatina d’a ferrovia di Nino D’Angelo, è stato mixato dalle abili mani di Adrian Sherwood, già in forze al team negli Almamegretta di Sanacore.