Un educatore tra i protagonisti della terza playlist di Optima Red Alert: si tratta di Federico D’Annunzio, cantautore marchigiano selezionato da Red Ronnie grazie al suo singolo, Questa è la mia città, scritto e prodotto dallo stesso artista.
Interprete con una grande voglia di fare musica, Federico D’Annunzio ha deciso di tentare il tutto per tutto per trovare un produttore che voglia scommettere sulle sue potenzialità. Il suo percorso è stato segnato da diverse esperienze, di alcune ne è rimasta traccia sulle piattaforme digitali ma, a differenza del suo passato, il giovane cantautore è cresciuto e con lui è cambiato anche il tipo di sound che caratterizza i suoi brani.
Ad oggi Federico D’Annunzio può ritenersi soddisfatto di aver attirato l’attenzione di Red Ronnie in occasione della terza puntata di Optima Red Alert, ma il viaggio è ancora lungo e come ci ha raccontato nella nostra intervista, ha già diversi brani nei quali crede fermamente ed è in attesa di un “coraggioso scommettitore” che decida di puntare su di lui e sulla sua musica.
Tanti gli artisti che hanno segnato la sua formazione, in particolare quelli che hanno conquistato il pubblico semplicemente con voce e chitarra come Damien Rice e Ben Howard e chissà se un giorno anche lui riuscirà ad arrivare “sotto la doccia” dei suoi fan con uno dei suoi singoli. Nel frattempo continua a fare quello che più gli piace, ovvero suonare, spostandosi da nord a sud con la sua musica e i suoi testi.
Di seguito l’intervista a Federico D’Annunzio:
A.A.A Cercasi produttore che voglia scommettere su di me.
Questo è un appello che Federico D’Annunzio getta nelle correnti della rete, con la speranza che il messaggio nella bottiglia venga trovato da qualche coraggioso scommettitore.
“Chi vuole puntare su di me? Ho decine e decine di brani inediti ai quali credo fermamente.
“Questa è la mia città” brano scelto dalla 3 playlist dei Optima Red Alert in realtà è un progetto autoprodotto senza pretese discografiche ma che cela un’esperienza rivelatrice che mi ha fatto prendere ancora più consapevolezza sul fatto che scrivere è la mia vera necessità di vita. E’ un esperimento social che raccoglie l’esperienza di 22 ragazzi che vivono e lavorano fuori dalla loro città. Odio e amore per la propria città natale si intrecciano nelle parole di questa canzone.
Non importa se riuscirò a metterci la faccia o se avrò la fortuna di riuscire a fare l’autore, l’importante è dare sfogo a questa mia voglia e far arrivare le mie produzioni a più gente possibile.
Federico D’Annunzio calca i palchi e festival da anni, lasciando sempre il segno ovunque le proprie canzoni riescono a diffondersi. Non si ferma mai e, finanze permettendo, riesce ogni tanto con pochi spiccioli a scrivere, dirigere e creare i propri videoclip.
Di dove sei e da dove vieni?
Vengo da Porto San Giorgio nelle Marche e attualmente sto portando in giro per l’Italia, le mie canzoni come un buon busker che si rispetti avvalendosi anche della sua fidata loop station, soluzione migliore per essere leggeri, autonomi e indipendenti. I miei nuovi brani non esistono ancora in nessun supporto audio, ne in rete, ma diciamo che le sto testando giorno dopo giorno in attesa di poterle imprimere da qualche parte. Negli store digitali ci sono cose che ho fatto in passato che non hanno nulla a che vedere con il mio nuovo sound ma che per questo non rinnego. Inevitabilmente si cresce.
A chi ti ispiri?
Mi ispiro ai cantautori muniti di chitarra e voce: Damien Rice, Ben Howard, Bon Iver. Amo le melodie, la canzone e la sua struttura. Mi piace sperare che le mie cose un giorno arrivino sotto la doccia cercando però di essere il meno scontato possibile.
Raccontaci un aneddoto su di te.
Oltre ad essere musicista nel cuore e nello stomaco, durante il giorno svolgo il lavoro da educatore presso un centro Socio Educativo per Disabili e spesso molti giri di chitarra e qualche frase incipit nascono proprio quando sto con i miei ragazzi. Insomma come Dott Jack e Mr. Hyde mi divido tra palco e le attività del centro.