Avete mai pensato all’opportunità che la vostra vita possa dipendere testualmente da un piccolissimo movimento in più? Ovvio che questo pensiero vi abbia sfiorato quasi mai o poche volte durante le vostre elucubrazioni mentali (in caso contrario, fossi in voi mi preoccuperei). Ma è ciò che più o meno può rappresentare l’incipit di Mine. È una pellicola che si preannuncia come un thriller psicologico ad alta tensione, anche se opportunamente mascherato da un’ambientazione bellica odierna.
Mine è la storia di un soldato di ritorno al suo campo base: lo scenario è quello dell’Afghanistan di oggi. Operazioni militari in corso su diversi livelli e il soldato protagonista poggia involontariamente il suo piede su di una mina anti uomo. Non ci vuole molto a quel punto per capire che la sua vita è letteralmente appesa ad un filo: ogni più piccolo movimento può innescare la detonazione e concludere il tutto con l’esplosione micidiale della mina. Di lì in poi inizierà la lotta per la sopravvivenza da parte del militare e non sarà affatto facile resistere, soprattutto da un punto di vista psicologico. Questo film è scritto e diretto da due italiani Fabio Guaglione e Fabio Resinaro che ad una prima impressione, almeno per quel che riguarda le intenzioni “recepibili”, pare abbiano messo su un lavoro degno di nota. Di scenari bellici mutuati sul grande schermo, recenti o passati che siano, non si sente di certo la mancanza.
Qui però pare che il sottile senso mostruoso e contorto della logica della guerra faccia una deviazione improvvisa, per attestarsi su di una staticità apparente che non ti aspetti, o quanto meno releghi in secondo piano. Insomma, soprattutto quando si tratta di guerra, armi e contesti simili, ciò che ti aspetti di più (o forse ciò a cui siamo più abituati) è un’elevata dinamicità a suon di esplosioni, irruzioni e capolavori di strategie belliche.
In Mine il soldato immobilizzato sulla mina probabile abbia il tempo e il potere di farci osservare la realtà delle cose sotto una visuale diversa dal grandangolo narrativo al quale ci si è un tantino assuefatti. Spiazza. Curiosi di scoprire se e quale differenze ci saranno, animati da un moderato ottimismo. Guaglione e Resinaro hanno diretto un cast che vede Armie Hammer (conosciuto per The Social Network e Operazione U.N.C.L.E) nel ruolo del protagonista; ci sono poi Annabelle Wallis (vista nella serie I Tudor e nell’horror Annabelle) e Tom Cullen (serie Downtown Abbey).
Mine sbarca nei nostri cinema il prossimo 6 ottobre. Se interessa date un’occhiata al trailer a seguire
Trailer: