David Gilmour a Pompei 45 anni dopo. Colui che è stato leader ad interim dei Pink Floyd – dopo la separazione da Roger Waters – torna all’Anfiteatro Romano per un nuovo spettacolo, stavolta da solista e a supporto Rattle That Lock. A differenza di 45 anni fa, quando con il celebre Live at Pompeii si ritrovarono a girare e incidere completamente da soli, David Gilmour ha accontentato 3000 spettatori accorsi per sentirlo suonare i suoi successi e quelli dell’iconica band britannica.
L’evento sarà immortalato all’interno di un DVD, i cui costi saranno solo in parte coperti dalla vendita dei biglietti. In programma – anche se ancora da confermare – una possibile proiezioni per tre giorni al cinema. Gli spettatori all’interno dell’Anfiteatro hanno potuto godere, inoltre, di un emozionante tributo a Syd Barrett, a dieci anni esatti dalla sua scomparsa. Per lo storico frontman dei Pink Floyd, David Gilmour ha interpretato Shine on you crazy diamond.
L’atmosfera ricreata all’interno del suggestiva Anfiteatro si ripropone in una nuova veste dopo 45 anni. Lo schermo circolare, la musica e la versatilità che David Gilmour ha sempre dimostrato tra voce e chitarra rivivono su questo palco.
La Stratocaster nera di David Gilmour, alternata alle sue “sorelle”, ha fatto aerobica per ben tre ore, attorniata da un palco essenziale nel quale non può mancare lo schermo circolare. La scaletta si è sviluppata in una serie di brani tratti dalla tradizione discografica dei Pink Floyd, senza dimenticare gli ultimi successi di Rattle That Lock, che ha segnato l’ultima testimonianza da solista di Gilmour. Ecco la scaletta e le foto del concerto di David Gilmour, che replicherà questa sera con la seconda data prevista all’Anfiteatro Romano di Pompei.
“5am”
“Rattle that lock”
“Faces of stone”
“What do you want from me”
“The blue”
“The great gig in the sky”
“A boat lies waiting”
“Wish you were here”
“Money”
“In any tongue”
“High hopes”
“One of these days”
“Shine on you crazy diamond (Parts I-V)”
“Fat old sun”
“Coming back to life”
“On an island”
“The girl in the yellow dress”
“Today”
“Sorrow”
“Run like hell”
BIS:
“Time”
“Breathe (Reprise)”
“Comfortably numb”
Incomprensioni? hai scritto “L’atmosfera ricreata all’interno del suggestiva Anfiteatro sembra rimasta ferma a 45 anni fa.” Non c’è nulla di simile: lo schermo circolare non c’era; c’erano i Pink Floyd e, a parte Gilmour, nessuno di loro era presente, tutti i musicisti non erano mai stati lì prima; i Pink Floyd erano al centro dell’Anfiteatro, dove invece ora c’è il pubblico (che 45 anni fa era assente). Non c’è proprio nulla di simile, a parte, forse, la presenza di Adrian Maben fra il pubblico (sempre che tu sappia chi sia), che promuove la sua mostra fotografica nelle gallerie dell’Anfiteatro
Non per fare polemica… Ma chi ha scritto l’articolo ha mai sentito parlare dei Pink Floyd prima di ora?
È un coacervo di inesattezze!
1) David Gilmour non è mai stato leader della band… Waters semai, dopo l’uscita di Barrett
2) L’atmosfera non ha nulla a che vedere con il celebre docu-concerto, dove la band suonava al centro dell’arena SENZA l’iconico schermo rotondo… L’unica cosa rotonda era il gong suonato da Waters.
3) il gruppo NON è assolutamente quello di una volta… È quasi imbarazzante dover fare questo appunto…
4) il concerto è durato tre ore, salvo una breve interruzione… Ma questo è il meno…
5) Rattle that Lock non segna la svolta da solista di Gilmour… Che è già più che affermata. Il suo primo disco da solista risale al 78…
Prima di esporsi su internet e scrivere articoli visibili a cani e porci, forse sarebbe il caso di informarsi sull’argomento ed evitare simili figure…
Più che inesattezze, sono state incomprensioni. Tutte quante corrette per evitare ulteriori fraintendimenti. Sulla durata del concerto, c’è stato un errore grossolano. Corretto anche questo. Tutto il resto, è gusto personale. Grazie per l’attenzione.
Gilmour è stato leader del gruppo dopo l’uscita di Waters.