Lo sport nazionale di questi giorni sembra sia diventato quello di criticare il OnePlus 3 che pure è stato accolto positivamente da critica e pubblico dopo il suo lancio del 14 giugno. Non pochi commenti sulla gestione della RAM, sulla batteria e ora anche sui Live Services che riempirebbero il device di spammosa pubblicità.
Chiariamo subito la questione: Live Services è una funzione presente sulla versione firmware Hydrogen pensata per il mercato cinese. Per intendersi, quella “occidentale” è chiamata Oxygen e non prevede questo plus. Dunque per il momento, solo in Cina i servizi live porterebbero sullo smartphone appena lanciato una valanga di annunci pubblicitari. Promozioni di brand locali, ristoranti e chi più ne ha più ne metta, per primi utilizzatori davvero fastidiosi.
Domanda fatidica: chi dall’Italia acquisterà un OnePlus 3 subito, rischierà di visualizzare sul display banner fastidiosi o ancora di più notifiche push di annunci “spammosi”? La risposta rigorosamente è no, visto che sui device acquistati sul sito ufficiale del brand cinese ma in arrivo in Italia, è al contrario installato Oxygen OS, Pericolo scampato, almeno per il momento e per un semplice motivo: il produttore, a più riprese, ha avanzato l’ipotesi di accorpare i due OS per crearne uno solo globale. A quel punto il dubbio è sul mantenimento o meno dei Live Services che invece di suggerire informazioni interessanti agli utenti, darebbe invece fastidio.
Il Oneplus 3, lo ricordo, è attualmente in vendita sul sito Oneplus.net al prezzo di 399 uro. Tra i plus indiscutibili del device, il processore Qualcomm Snapdragon 820 coadiuvato da 6 GB di RAM ma anche la fotocamera da 16 MP: da notare il lettore di impronte digitali, la ricarica veloce attraverso la funzionalità Dash Charge ed il supporto alla doppia SIM. Cosa ne pensi di questo device, è tra i tuoi preferiti tra quelli usciti nella prima metà del 2016?