Il Lettore Disperato è ancora disperato dalla scorsa settimana, dall’episodio 6×05 di Game of Thrones. La morte di Hodor, quella sì, l’ha metabolizzata ormai. La traduzione italiana pure, tanto che dica “hold the door”, “tengo duro”, o “trova un modo” lui l’episodio l’ha già visto, non è che gliene freghi tanto.
Quello che non gli va proprio giù è che gli sia stato spoilerato il suo amato libro, che da anni aspetta e difende dagli haters. La prima lacrimuccia della giornata gli scende già qui.
Il Lettore Disperato si sofferma già sui dettagli, e l’episodio è iniziato da un minuto: le visioni di Bran mentre è svenuto sono molto interessanti, a maggior ragione se si vedono l’altofuoco e il pazzo re Aerys. Ma qui non vuol fare congetture, che ormai ha imparato che poi ci rimane sempre male, per dirla in modo educato.
Bran e Meera sembrano ormai spacciati quando gli Estranei li raggiungono, ma ecco che arriva lui, e il Lettore Disperato non puoi crederci davvero: è proprio lui, è Manifredde! Certo eh, un po’ fuori tempo massimo, che qui ti aspettavamo un bel po’ di tempo fa. Diciamo che hai solo mancato l’appuntamento per incontrare Hodor ed Estate, e che tecnicamente avresti dovuto portare tu tutta la compagnia dal Corvo con Tre Occhi. Così, giusto per dire. Il Lettore Disperato però sta zitto ché sa che, se per caso ha una gioia, non deve lamentarsi perché poi gli torna indietro con gli interessi.
Okay, che bello, Gilly è arrivata a Collina del Corno col suo piccolo Aemon Sam. Saluti, baci, che bel bambino, tutte cose che il Lettore Disperato immagina saranno avvenute anche nei retroscena del libro. C’è solo un piccolo, minuscolissimo particolare che lo disturba: Samwell Tarly, potresti cortesemente andare alla maledetta Cittadella a conoscere Alleras invece che stare qui? E va bene, si dice il Lettore Disperato, Sam è lì ad accompagnare la sua donna, ci sta. Una cena in famiglia, qualche racconto del Natale dell’82 e siamo tutti felici, e possiamo tornare alla Cittadella. Piccolo ingenuo d’un Lettore Disperato.
Al Lettore Disperato manca davvero il Tommen coi gattini. Non perché sia un purista scassa ciondoli, o meglio non solo, ma perché questo Tommen, quello della serie, ha il quoziente intellettivo pari a quello di una scimmia. Esattamente come sua moglie, che a quanto pare è stata lobotomizzata dall’Alto Passero. Il Lettore Disperato ha capito che Margaery non andrà mai da Randyll Tarly sotto la sua custodia, e gli scende un’altra lacrimuccia.
La cena di famiglia a casa Tarly effettivamente è uno spasso, manca solo la tombola. Gilly decide di raccontare una barzelletta, ma Randyll non la capisce, e la assume come schiava, mentre Sam viene cacciato per sempre da casa sua. Mi sembra un’ottima occasione per tornare alla Cittadella, no? No? Oh, aspetta, ho detto tornare alla Cittadella, non tornare indietro, prendere Gilly, rubare la spada di tuo padre e scappare per andare chissà dove. Poi era Jon Snow quello che non sapeva niente, eh.
Il Lettore Disperato è un po’ confuso riguardo la storyline di Arya. Nel complesso, gli piace: Arya Stark non poteva diventare Nessuno, dice con superiorità, ricordando le sue visioni da metamorfo nel corpo di Nymeria del libro. Mai e poi mai. Chissà se anche nelle sue amate pagine la giovane Stark deciderà di mandare a quel paese il Dio dai Mille Volti e tutti i suoi amici.
Nel frattempo, il Lettore Disperato ha sviluppato un odio viscerale per l’Orfana, l’assistente dell’Uomo Gentile di Jaqen. Seriamente, showrunner di Game of Thrones? Seriamente avete tagliato personaggi come Arianne Martell per dare risalto a lei? Eddai papi, me lo avevi promesso che mi facevi uccidere quella lì, dice a Jaqen, e il Lettore Disperato non ce la fa davvero a vedere queste cose.
Ad Approdo del Re, Jaime fa finta di avere tutto sotto controllo. Uè zio, ti ho portato un esercito di gente che se non mi lasci Margaery vedi, dice all’Alto Passero, ma quello ha l’asso nella manica, ché il re e la regina sono diventati dei timorati dei sette dei. Jaime e Olenna si mangiano la bombetta con una voracità che nemmeno Rockerduck, e il Lettore Disperato è attonito di fronte a questo spettacolo dell’orrore. Perché si chiede? Perché? E qui si torna a rimpiangere il Tommen idiota coi gattini. E il Jaime con un po’ di polso e di volontà propria.
Il Lettore Disperato pensa che Jaime se lo meriti di essere rimproverato da quel bamboccio di Tommen. Così impari a non esserti allontanato da quella scema di tua sorella, pensa.
Passando oltre il vomitevole limone duro tra Jaime e Cersei, il Lettore Disperato tira le somme di quello che ha appena visto. Jaime finalmente andrà a Delta delle Acque a ritrovare se stesso, un po’ come quando la gente fa i viaggi di due mesi in India. A ritrovare se stesso e a odiare sua sorella, spera il Lettore Disperato. In tutto questo ci hanno appena mostrato Walder Frey e Edmure Tully, e hanno rievocato le Nozze Rosse tanto per ricordarci quale fetente pezzo di sterco sia il Lord delle Torri Gemelle. Senza contare che a Delta delle Acque ci sta andando anche Brienne di Tarth. No, il Lettore Disperato non vuole farsi strane idee, perché poi come già detto gli tornano indietro con gli interessi, ma magari tutta questa roba vuol dire Lady Stoneheart. Magari magari. Per favore? No?
Chi sei? chiede Bran a Manifredde. Eh, calmo, che qui c’è gente che se lo sta chiedendo da ben prima di te. L’unica cosa che sappiamo, perché lo ha detto George Martin, è che Manifredde non è Benjen Stark, lo zio perduto, fratello di Ned mai tornato da una missione come ranger dei Guardiani della Notte. E infatti il Manifredde di Game of Thrones si leva il cappuccio ed è proprio…eh no, cavolo. Ecco, ricordate quando dicevo che se fai un minimo commento ti torna con gli interessi? Ecco come siamo arrivati a questo punto. Ti lamenti? Poi piangi, piangi male.
Mannaggia a voi, Benioff e Weiss. Quale parte di Manifredde non è Benjen Stark non vi è ben chiara? Guarda il lato positivo, pensa il Lettore Disperato, almeno non ti hanno spoilerato i libri, si dice, con un’altra lacrimuccia sul viso.
Il Lettore Disperato sente un po’ puzza di fanservice, quando si parla di Daenerys. Sempre sempre. Tipo ora, quando dal niente arriva cavalcando il drago che fino a qualche episodio prima le aveva bruciato anche le chiappe portandola in mezzo al deserto (che poi, che fine fa il povero cavallo?!). Tipo quando fa un discorso tamarrissimo sullo spaccare i deretani dei suoi nemici, alla faccia del regnante coscienzioso. Tipo sempre, in buona sostanza, ché c’è gente in Game of Thrones che è morta per molto meno di quello che ha passato Daenerys. Ma questo il Lettore Disperato non lo dirà, perché già usa abbastanza forze per lamentarsi delle incongruenze col libro, se sta a fare le pulci pure alle dinamiche inventate da Benioff e Weiss per Game of Thrones non ne esce vivo.
Comunque Margaery sta palesemente fingendo di andare d’accordo con l’Alto Passero. E Sam sta andando alla Cittadella.
La scelta di confermare il Benjen Manifredde, dopo che Big G. ha più volte lasciato in tendere che fosse “chiunque ma non lui”, è un colpo basso inenarrabile.
Mi sta piacendo, tutto sommato, la storyline di Arya. La trovo interessante, Arya anche nei libri è un personaggio atipico, che si stacca molto da una storia tutto sommato orientata al gioco del trono. Anche HBO la sta raccontando in maniera diversa, ed è un bene.
E così come nei libri, la storyline di Daenerys – involutamente fantasy – passa dal piattume e dalla noia della Daenerys regnante, all’estremo della regina che vola sul drago e carica il “suo” popolo.
Trovo invece assai preparatorio alla (probabile) comparsa della Stonehearth il riferimento ad Edmure alle Torri Gemelle. Vedremo, non so che aspettarmi.