Il nuovo corso di Samuele Bersani riparte da La fortuna che abbiamo. Il nuovo singolo del cantautore riminese è in rotazione radiofonica già da oggi, venerdì 20 maggio, anticipando l’uscita della raccolta di live attesa per il prossimo giugno.
Il brano è composto da sonorità elettroniche e chitarra. I versi si sviluppano secondo il consueto flusso di coscienza al quale Samuele Bersani ci ha abituati. Si parla di due persone, un po’ come in En e Xanax, che riescono a trasformare la negatività dell’abbandono in qualcosa di costruttivo ed emozionale, in grado di curare le ferite che il tempo non riesce a rimarginare.
L’album live, di cui La fortuna che abbiamo è singolo apripista, uscirà il prossimo 3 giugno. L’ultima fatica discografica di Samuele Bersani sarà arricchita dalla presenza di alcuni artisti che hanno incrociato la strada del cantautore di Giudizi Universali. Ci saranno Carmen Consoli – che duetterà proprio in Giudizi Universali – ma anche Caparezza, Luca Carboni, Marco Mengoni, Pacifico, Musica Nuda e Gnu Quartet.
La fortuna che abbiamo è prodotto su etichetto Sony Music e si propone come un raccolta dal respiro internazionale, che raccoglie l’eredità di Samuele Bersani e la esalta in una nuova dimensione, pur rimanendo fedele ai dettami del cantautorato proposti dall’artista in questi ultimi anni. Seguono il testo e l’audio di La fortuna che abbiamo.
Volevo essere come quei popcorn
Che non scoppiano
Quando stanno sul fuoco
Ma io avevo sottovalutato la pericolosità
di un petardo inesplosoEccomi al lavoro
Qui davanti alla tela di un quadro incompiuto
Con un punteruolo intento a distruggerlo
Anche se l’ho vendutoC’è chi tiene degli inutili trofei
dritti sopra un ripiano
E se li lucida personalmente
C’è chi invece sente di non aver preso
parte a nulla di che
E questo èVoglio spremere il tubetto fino in fondo
La fortuna che abbiamo
Ridipingere con un colore più intenso, meno opaco
E finalmente intereTu che mi propagavi le onde
E mi chiedevi Ma ti piace il surf
Cosa sei diventata
Un oceano fatto per i piedi di un grande acrobata
Una fontana svuotataDisponi dei miei atomi e serviti pure
Se hai sete davvero
Non prenderti un bicchiere
Bevi come le piante che credono nel cieloQuanti passi per venire dove sei
Non lo dico a nessuno
Io sono timida
Ma tu sei molto abile a stanarmi e farmi uscire sempre troppo di me
E questo èResto ferma sopra il ponte levatoio che si è appena abbassato
E non so ancora se tornare indietro da sola, un’altra volta
Oppure attraversarlo con séE correre in discesa fa paura quando manca l’aderenza
Puoi prendermi le braccia e immaginare che siano freni d’emergenzaC’è chi tiene degli inutili trofei
dritti sopra un ripiano
E se li lucida personalmente
C’è chi invece sente di non aver dato agli altri nulla di sè
E questo è
Voglio spremere il tubetto fino in fondo
La fortuna che abbiamo
Ridipingere con un colore più intenso, meno opaco
E finalmente intere
Ecco l’audio di La fortuna che abbiamo: