Il ritorno di Beppe Grillo a Napoli non ha deluso nemmeno stavolta. Ancora una volta ha scelto il teatro Augusteo portando in scena il suo nuovo spettacolo “Grillo vs Grillo”. Come ormai sette anni fa, quando in sala c’era anche l’allora ancora pm Luigi De Magistris che guadagnò anche una citazione e un fragoroso applauso dal pubblico per le sue inchieste, il comico e leader del Movimento cinque stelle non ha deluso. E’ proprio su questa sua duplice veste che si basa il suo nuovo lavoro teatrale. La schizofrenia di un doppio ruolo che spesso vanno in conflitto l’uno con l’altro ma che poi sono stati anche alla base della nascita e della crescita del M5s che dalla notorietà del comico ha tratto numerosi vantaggi.
Sottolineando questa sua duplice funzione, che cerca di gestire con non pochi problemi, Grillo ha iniziato lo spettacolo proiettando un video esilarante a metà tra “1984” di Orwell e la satira all’italiana vecchia maniera. Poi l’ingresso attraverso la platea a cui il primo Grillo, l’attore comico, non poteva fare a meno. E via subito con il monologo che è partito con un riferimento a Gomorra ma soprattutto con i luoghi comuni affibbiati da sempre ai napoletani. «Stasera la sala non è piena perché c’è Gomorra. Vi vogliono a vedere una serie in cui tutti sparano a tutti e che rispecchia lo stereotipo tipico del napoletano da sempre. Ve li portate addirittura nelle barzellette dove ci sono sempre un inglese, un francese e un napoletano. Alla fine si salva sempre il napoletano.
Non lo dicono però che in realtà se ci fosse un napoletano salverebbe tutti anche le famiglie degli altri perché siete abituati da una vita a resistere e lottare». Una dichiarazione di intenti per la serata che prosegue con la solita presa in giro riservata ai giornalisti: «Che ci fate qui dietro. Chi vi ha mandato, il Pd?». Fino al prosieguo dello spettacolo in cui è stato anche sul palco, strano a crederci, dove ha sviscerato questa sua nuova condizione con tanta ironia fino a stendersi su un lettino da psicologo. «Molti dei miei colleghi sono finiti in depressione. La depressione è una cosa seria e non c’è un modo buono per combatterla. In molti vanno da qualcuno e pagano per guarire, io ho fatto l’opposto, ho fatto venire la gente da me e ci guadagno anche qualcosina». Tanti i riferimenti all’attualità anche se poi di campagna elettorale ce n’è stata poca e a vincere tra i due Grillo è stato il comico. In sala era presente anche il candidato a sindaco di Napoli, Matteo Brambilla, insieme a tanti parlamentari del M5s come Mari Muscarà, Paola Nugnes e la consigliere regionale, Valeria Ciarambino.
Oggi 18 maggio Grillo ha incontrato i ragazzi di Optima Italia, Multiutility con sede a Napoli, con i quali si è intrattenuto in una simpatica chiacchierata rispondendo alle domande di tutti.