In questi giorni, lo spot Vodafone Red ci segue ovunque e pure le altre proposte degli operatori TIM e Wind per il roaming all’estero non sono da meno. Il motivo è presto detto: lo scorso 30 aprile è entrata in vigore una normativa europea secondo la quale, i costi delle chiamate, dell’invio di SMS e della navigazione internet nel Vecchio Continente si è abbassato di molto, in attesa che da giugno del 2017 questi vengano completamente annullati (chiamare da Parigi in Italia, ad esempio, costerà quanto tra due utenti entro i nostri confini).
In pratica gli operatori hanno trasformato un evidente stop alle loro tariffe pre-direttiva comunitaria in una nuova opportunità: abbiamo esaminato già Vodafone Red, evidenziandone i punti critici, ma pure TIM e Wind non si sono fatti attendere nelle loro proposte commerciali. In pratica, sono stati lanciati nuovi pacchetti che a fronte di un costo mensile permettono di parlare, messaggiare e navigare in piena libertà quando si è in viaggio. La domanda che l’associazione dei consumatori ADUC si è posta è una sola: era davvero necessario? La pratica non rischia di creare confusione e far spendere più del dovuto agli utenti? Il quesito è stato girato all’Antitrust con una denuncia volta a comprendere se ci sia in corso una nuova manovra commerciale scorretta.
Vodafone Red, ad esempio, è un nuovo piano nazionale che a ben 39 euro ogni 4 settimane (anche se con minuti e SMS illimitati e 4 GB di dati) include anche il roaming estero. L’operatore, insomma, invece di promuovere quanto la direttiva europea ha garantito, ossia costi per gli utenti minimi (al massimo 5 centesimi in più su ogni minuto di chiamata effettuata dall’Europa) ha pensato bene di cogliere la palla al balzo per promuovere nuove tariffe onnicomprensive.
In fin dei conti le nuove offerte, in primis Vodafone Red, possono anche essere convenienti visto il pacchetto di servizi inclusi ma, a fronte dei pagamenti effettuati, quanti utilizzeranno tutti i benefit proposti? Le chiamate dall’estero invece che essere utili ogni mese dell’anno, non sono piuttosto valide (nella maggioranza dei casi) solo in determinati momenti di una vacanza o di un viaggio di lavoro. Dopo la denuncia dell’ADUC, vedremo come si pronuncerà l’Antitrust.
Avevo il roaming attivo sulla tariffa base con Tim: mi hanno bloccato le chiamate in uscita in roaming a pochi giorni dall’entrata in vigore della normativa, per costringermi ad attivare una tariffa apposita.. se non è pratica scorretta questa..
Questo succede perché non siamo difesi a dovere ,come i tredici mesi che si sono inventati.