Il gioco degli scacchi solitamente è associato ad un contesto piuttosto ordinato e conformista: riporta alla mente, in qualche modo, ambienti colti e piuttosto raffinati. Pur essendo un gioco accessibile a tutti, le immagini che spesso si ricollegano ad esso rispediscono alla mente scenari più o meno tipicamente borghesi: le caratteristiche ambientazioni di tornei in grandi sale ne sono un esempio, tanto per capirci. Pensieri meccanici stereotipati e piuttosto pregiudizievoli, di cui spesso siamo vittime, pur senza accorgercene. Per fortuna non è così e la storia realmente accaduta di questo film ce lo ricorda. Queen of Katwe è infatti una storia di riscatto sociale (sviluppata da una sceneggiatura di William Wheeler, ispirata all’omonimo romanzo di Tim Crothers) che testimonia come chi ha la sfortuna di nascere e vivere in contesti non molto “comodi”, qualche volta riesce a riscattarsi e a testimoniare un valore spesso occultato, soffocato da problemi e prevaricazioni di ogni ordine e tipo.
La protagonista è Phiona Mutesi, giovane ragazza nata in un contesto familiare molto povero: siamo in Uganda, remota terra africana che relega la maggior parte dei suoi abitanti in un’atmosfera di perdurante e dilaniante povertà dai molteplici aspetti. La vita di Phiona cambia quando incontra Robert Katende, ex calciatore diventato missionario. Katende aiuta i bambini a sopravvivere, anche responsabilizzandoli attraverso l’insegnamento del gioco degli scacchi: un gioco assimilato come perfetto esempio del paniere di attitudini utili a sopravvivere alle difficoltà quotidiane. Phiona rimane stregata da questo gioco e lo impara velocemente assorbendone i segreti: li fa suoi e li redistribuisce saggiamente nel suo recepire, parallelo e naturale, un’istruzione basilare e allo stesso tempo profonda. Il suo talento, la sua grinta e la sua tenacia saranno premiate allorquando la stessa ragazza riuscirà, accompagnata anche dal sostegno della sua famiglia, a scalare le vette del gotha degli scacchi. Phiona riuscirà quindi in qualche modo ad emanciparsi e, per vie traverse, ad insegnare nobili valori e preziose speranze: cose non da poco per chi in qualche modo è quasi sempre relegato ai margini della società.
A dirigere il cast di Queen of Katwe c’è la regia di Mira Nair: a rivestire i panni di Phiona Mutesi, c’è l’esordiente Madina Nalwanga; nel ruolo di Katende ritroviamo David Oyelowo, mentre Lupita Nyong’o, (12 Years a Slave e Star Wars: The Force Awakens) impersonificherà Harriet, ovvero la madre della protagonista. La Disney distribuirà Queen of Katwe a partire dal 23 settembre 2016.
Sarà una buona occasione per ricordare come talvolta talento estro e tenacia si nascondono lì dove meno ce lo aspettiamo. In fondo non ci sarebbe da meravigliarsene: lo stesso gioco degli scacchi ci rammenta che grandi vittorie possono nascere spesso con gesti semplici e ragionati, senza alcun bisogno di grandi strumenti. Ci sono trailer e poster a seguire.
Trailer: