Concerto 1 maggio Roma – Come da tradizione il grosso degli ospiti importanti sul palco del concerto del primo maggio a Roma è arrivato dopo le 20: gli Skunk Anansie, la grande attenzione internazionale di quest’edizione, hanno aperto serata del concertone dopo l’omaggio a Prince da parte di Petra Magoni e il recital di Mamma Roma in ricordo di Remo Remotti con l’Orchestra Operaia e Claudia Gerini, Cecilia Dazzi, Stefano Fresu, Massimiliano Bruno, Max Paiella e Carlotta Natoli.
Prima grande star della parte conclusiva del concerto Skin con i suoi Skunk Anansie: un ampio set per la band reduce dalla pubblicazione dell’album Anarchytectur, che tornerà in concerto a Roma il prossimo Luglio per il Postepay Rock In Roma. Con il batterista Mark Richardson, il bassista Cass e il chitarrista Ace, Skin ha proposto sul palco alcuni dei suoi pezzi più rock, a partire da I Believed in you, il nuovo singolo Sinking feeling, Love Someone Else e il classico Hedonism in chiusura di set.
Largo spazio alla musica italiana a partire da Fabrizio Moro, che apre il set col suo brano più famoso: piazza San Giovanni intona un unico coro in Libero e ascolta attenta Sono come sono. Grandi applausi per Pensa, brano diventato manifesto dell’antimafia.
Acclamatissimi i Tiromancino: Federico Zampaglione ha scelto di portare diversi brani tratti dall’ultimo album Nel respiro del mondo sul palco del concerto del primo maggio a Roma, a partire da Onda che vai e Molo 4, quest’ultima dedicata al dramma dei migranti.
Non è mancato un classico del repertorio del gruppo con Amore impossibile. E infine il nuovo singolo Piccoli miracoli e il brano Immagini che lasciano il segno: “L’ho scritto con mio fratello Francesco per mia figlia Linda e voglio dedicarlo a tutti i bambini, che sono il nostro futuro” ha spiegato il frontman sul palco.
Grande entusiasmo per Max Gazzé, che ha scelto un mix di brani di repertorio per il ritorno sul palco del concerto del primo maggio a San Giovanni. Il bagliore dato a questo sole, I tuoi maledettissimi impegni e Cara Valentina ad aprire il suo set, ma a far saltare la piazza è Sotto casa, con tanto di porporato in tacchi e calze a rete sul palco. Poi la romantica Mentre dormi e infine il singolo tormentone dello scorso autunno La vita com’è, eseguito in una inedita versione con l’accompagnamento della Fanfara Tirana, che nel pomeriggio si era esibita anche con i Modena City Ramblers.
Grande attesa anche per Vinicio Capossela, che si è esibito con la band Calexico nel canto popolare Femmine e ha regalato un’anticipazione dal prossimo album con La padrona mia. Infine Franceschina la calitrana ha chiuso il suo set.
Tra gli ospiti internazionali anche Gary Dourdan che si è esibito con The pill, I found you e The end, prima di essere raggiunto da Nina Zilli per un duetto in Someone told me.
In chiusura la cinquantennale esperienza di Tullio De Piscopo con classici come Stop bajon e Andamento lento.