Sappiate sarà possibile inviare il modulo esenzione Canone RAI 2016 fino al 16 maggio, non più entro il 30 aprile (sia per quanto riguarda le domande online che cartacee), per espressa richiesta del Consiglio di Stato, che ha preferito concedere più tempo ai contribuenti.
Potrete inoltrare la dichiarazione sostitutiva ed evitare il pagamento nel caso in cui siate sprovvisti di un apparecchio televisivo. Il Ministero dello Sviluppo Economico, onde evitare dubbi, ha dato la definizione esatta del termine, così da scongiurare ogni possibile rischio di fraintendimento, una volta e per sempre.
Ecco l’estratto:
“Per apparecchio televisivo si intende un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente (in quanto costruito con tutti i componenti tecnici necessari) o tramite decoder o sintonizzatore esterno. Per sintonizzatore si intende un dispositivo, interno o esterno, idoneo ad operare nelle bande di frequenze destinate al servizio televisivo secondo almeno uno degli standard previsti nel sistema italiano per poter ricevere il relativo segnale TV. Non costituiscono quindi apparecchi televisivi computer, smartphone, tablet, ed ogni altro dispositivo se privi del sintonizzatore per il segnale digitale terrestre o satellitare“.
Il modulo esenzione Canone RAI 2016 sarà accolto qualora siate effettivamente sprovvisti di un dispositivo idealmente adatto a ricevere il segnale digitale terrestre o satellitare da sé, per sue caratteristiche interne, o attraverso l’utilizzo di un decoder esterno, da abbinargli per perseguire lo scopo di cui sopra.
Fugato questo dubbio, starà a voi decidere se è o meno il caso inviate la dichiarazione sostitutiva per l’esenzione, o lasciare le cose come stanno (ricordandovi che mentire è da considerarsi reato perseguibile penalmente). Il termine, lo ricordiamo ancora una volta, è stato spostato dal 30 aprile al 16 maggio, una quindicina di giorni in più appositamente concessi dal Consiglio di Stato perché gli utenti potessero chiarirsi le idee e regolarsi di conseguenza con maggiore cognizione di causa.