L’ultimo episodio di Grey’s Anatomy ha lasciato l’amaro in bocca per una serie di motivi. Innanzitutto la brutta piega che il cosiddetto “Japril – The movie” sta ormai prendendo da qualche episodio, con la conferma che mamma Avery vuole intentare una causa contro April per ottenere la custodia esclusiva del figlio di Jackson. In secondo luogo per i contrasti tra Owen e Riggs che ormai si trascinano di episodio in episodio con una violenza latente che sembra stia lì lì per esplodere ma che in realtà non viene mai fuori completamente.
Questa storia surreale e posticcia della sorella di Owen, morta secondo il traumatologo a causa di Riggs, sta cominciando non solo a diventare più assurda di quanto non sembrasse all’inizio, ma anche ad annoiare per la mancanza di elementi con cui si pretende di raccontarla. In sostanza sembra di assistere ad una sorta di storyline vissuta dai protagonisti in un’altra vita, ma il pubblico non ha abbastanza chiari gli elementi fondamentali per potersi fare un’idea, per cercare di capire dove stia la verità (che molto probabilmente, come sempre, è nel mezzo), ma soprattutto provare a dare un senso allo scontro tra i due personaggi nel presente.
L’unica svolta possibile per questa storyline è quella di un faccia a faccia aperto in cui ognuno metta in campo la propria verità senza centellinare i dettagli: ormai stiamo per arrivare alla conclusione di questa dodicesima stagione (il season finale sarà in onda tra poco più di un mese) e sarebbe ora di capire davvero che cosa hanno in mente gli autori per questi due personaggi, perché al momento l’unica cosa evidente è il reciproco rancore sulla base di due visioni opposte dello stesso fatto. Ma può bastare questo al pubblico per provare empatia verso l’uno o l’altro? O meglio, può bastare per rendere credibile una storyline che oggettivamente non aveva basi importanti già dal principio? La scoperta di quest’ultimo episodio è che il rancore di Owen è basato anche sui presunti molteplici tradimenti di Riggs ai danni di sua sorella. Peccato che anche Owen non abbia molto da insegnare in questo senso, visto che è stato protagonista a sua volta del tradimento di sua moglie, in circostanze particolari e giustificate dalla stessa Cristina, ma pur sempre di tradimento si tratta.
Il fatto che questa storyline venga trattata col freno a mano, snocciolando qualche dettaglio qua e là senza mai arrivare ad uno scontro aperto tra i due se non per prendersi a pugni o rinfacciarsi reciproche mancanze, rischia ormai di stancare. Inutile sottolineare quanto sarebbe stato auspicabile introdurre il personaggio di Riggs legandolo ad una vicenda contemporanea, magari altrettanto drammatica, ma più credibile per il pubblico.
L’altro binario su cui si è mosso quest’episodio è la corsa alla borsa di studio Preminger Grant, che ha scatenato una competizione tra gli specializzandi e messo l’ultima arrivata Penny Blake in cattiva luce. In realtà stavolta l’odiata specializzanda che non riuscì a salvare Derek non ha fatto altro che esercitare i propri diritti inimicandosi quelle che pensava essere diventate le sue amiche. La verità è che la competizione tra i nuovi specializzandi non ha nulla a che vedere con quella avvincente, brillante e politicamente scorretta dei Magic Five degli inizi. Meredith, Cristina, Izzie, George e Alex erano un altro pianeta.
Infine, l’unico vero colpo di scena di quest’episodio è l’ennesimo disastro combinato da April e Jackson: questa bella storia, nata in modo coinvolgente nell’ottava stagione, è stata definitivamente affossata dagli autori, diventando la messa in scena di una continua snervante incomprensione, fino al punto da porre April talmente sulla difensiva per paura di una causa da parte degli Avery da chiedere un’ordinanza restrittiva nei confronti di Jackson, senza sapere che quest’ultimo le avrebbe teso la mano con un tardivo ma romantico gesto di pace (una culla per il nascituro) nella speranza di recuperare il loro rapporto. Un baratro senza fine che, anche in questo caso, rischia di stancare.
https://youtu.be/SqKFHIXjHAs
In tutto ciò ad essere sempre più sacrificate sono le altre storyline ormai relegate allo sfondo, soprattutto quella dei Jolex: una proposta di matrimonio buttata lì nel finale di metà stagione, la scelta di prendere tempo da parte di Jo e poi il nulla. Entrambi i personaggi ormai fanno solo da figuranti nelle storyline degli altri, come rischia di accadere per Owen e Amelia. Sarà che ormai c’è troppa carne al fuoco, ma certe falle nella trama sarebbero da evitare.
Infine, non è ancora chiaro se a finire in tribunale saranno davvero April e Jackson o se si scatenerà una lotta legale tra Arizona e Callie, come presumibile dalle trame dei prossimi episodi. Da sottolineare il pancione ormai evidente di Jessica Capshaw, che viene nascosto in scena in modo anche abbastanza blando: ci si prepara ad un’uscita di scena temporanea per Arizona o l’attrice riuscirà a girare tutti gli episodi della stagione nonostante la gravidanza ormai avanzata?
Ecco la trama e il promo del doppio episodio di giovedì 14 aprile su ABC.
12×18 – “There’s a Fine, Fine Line”
Un bambino scomparso porta il caos nell’ospedale, mentre Ben decide di operare una donna incinta senza gli strumenti chirurgici adatti. Miranda, Capo dell’ospedale, deve affrontare le ripercussioni delle sue azioni e capire se l’atto impulsivo di Ben sia giustificato.
12×19 – “It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding)”
Miranda continua ad occuparsi delle conseguenze delle azioni sconsiderate di Ben e crea un comitato etico per valutare gli atti disciplinari necessari. Intanto April e Jackson cercano di superare le loro divergenze per il bene del bambino, mentre Arizona prende una decisione che potrebbe avere un impatto sulla sua relazione con Callie.
https://youtu.be/adVZ_ZAQr9Y