La vicenda FBI vs Apple volge al fine e nel migliore modo possibile, a mio avviso, per entrambi i protagonisti della vicenda. Nel caso ti fossi perso buona parte della vicenda ecco quanto accaduto. A seguito della strage terroristica al centro di riabilitazione in California (ben 14 vittime), era stato ritrovato un iPhone 5C appartenente ad uno degli attentatori: normale che gli investigatori volessero conoscerne tutti i dati interni, nonostante il blocco presente con Apple ID. Cupertino a più riprese si è rifiutata di fornire l’accesso al device, motivando la decisione con la scelta di garantire la sicurezza per tutti i suoi clienti (l’operazione di creare una back door per questo esemplare sarebbe stato un “preoccupante precedente”). Ma ora l’FBI ha trovato il modo di aggirare il limite.
Il Dipartimento di Giustizia ha ora dichiarato di aver ottenuto il supporto di un terzo soggetto (nell’anonimato più completo) che avrebbe fornito l’accesso proprio all’iPhone 5C della strage di San Bernardino. Evidentemente una falla nel sistema operativo ha garantito agli hacker del momento la difficile operazione che ora solleva Cupertino da una spiacevole situazione, pur lasciando più di un dubbio sul da farsi, lato sviluppo software.
Esaminando la situazione, in effetti, si può capire come l’FBI abbia ottenuto quanto voluto senza il minimo aiuto da parte di Apple: quest’ultima, a sua volta, ha potuto mantenere la sua posizione, a difesa della sicurezza dei cittadini, senza compromettere le sue strategia di marketing (ebbene si questa vicenda si è risolta anche come un’incredibile vetrina promozionale per Tim Cook e colleghi, instancabili paladini dei consumatori).
L’unica gatta da pelare che ora resta ad Apple è la seguente: quale falla hanno scovato gli hacker ingaggiati dall’FBI? Visto che non sarà di certo l’organismo governativo a svelare l’arcano, quanto tempo impiegheranno gli sviluppatori al soldo di Cupertino per ritrovarla e porvi rimedio prima che in qualche modo, questa venga scovata da qualche malintenzionato (anche quest’ipotesi sarebbe possibile)? Insomma, la vicenda potrebbe aver anche qualche conseguenza non preventivata lato software. Messa da parte invece la causa legale che l’FBI è intenzionata a ritirare dopo lo sblocco dell’iPhone 5C dell’attentatore di San Bernardino.
Secondo me chi fa il Jailbreak ha trovato le falle …