E mentre il biopic sul grande Freddy Mercury è sospeso in uno stallo (se vi interessa ne abbiamo parlato qui qualche giorno fa) di divergenze creative e produttive, prende piede nel frattempo l’idea di un lavoro simile su Morrisey al secolo Steven Patrick Morrissey. Il peso, la fama e l’influenza esercitata sul mondo della musica non è certo pari a quella del frontman dei Queen ma, lasciatemelo dire, siamo comunque di fronte ad una personalità che ha avuto tanto da dire e che ha ancora tanto da dire. Nonostante lotti da un po’ di tempo contro avversità sulla sua salute. Per chi ancora non fosse riuscito a mettere a fuoco di chi stiamo parlando (penso siano in questo caso soprattutto poche nuove generazioni…) riassumiamo il tutto in un nome: The Smiths. È il nome della band che fu fondata appunto da Morrissey e Johnny Marr nei pressi del 1982 e nei dintorni di quella Manchester fortemente proletarizzata nel tessuto urbano e sociale.
Stiamo parlando infatti di quell’Inghilterra dell’epoca Thathcer, fortemente sbilanciata verso politiche improntate ad un deciso liberismo, che lasciarono un segno di forte scontento e malumore nelle classi sociali meno abbienti. Morrissey & C. metabolizzarono a pieno atmosfere e propensioni di quel periodo e gli Smiths riuscirono a tramutare il tutto in cantate pregne di malumori, rabbia e frustrazioni. Le loro ballate furono però anche condite da un impeccabile tono di ironia nei testi, che diede poi il segno tipico miscelando quell’inconfondibile sound malinconico della band. Si riuscirà a venirne a capo delle origini di questa riuscita alchimia musicale e autoriale? È quello che si spera di riuscire a capire d’ora innanzi.
Il progetto di questa biografia sul grande schermo si chiamerà semplicemente Steven e al momento si sa che dovrebbe attingere agli anni migliori dell’esperienza del Morrissey (per gli amici anche Moz), vale a dire il periodo immediatamente precedente la formazione del gruppo e i primi successi della band. A vestire i panni di Morrissey sarà lo scozzese Jack Lowden (il Nikolai Rostov della recente miniserie targata BBC Guerra e Pace che ha convinto pubblico e critica), mentre regia e sceneggiatura saranno affidate a Mark Gill, qui al suo esordio nei lungometraggi (è stato candidato all’Oscar 2014 per il Miglior Cortometraggio con The Voorman Problem scritto in collaborazione con Baldwin Li). Il primo ciak dovrebbe esserci già a metà aprile, stando a quanto confermato anche dalla produzione affidata a Orian Williams e Baldwin Li.
Resta la certezza che nel frattempo Morrisey, nonostante abbia ufficialmente sciolto il gruppo nel 1987, continua a sfornare lavori molto interessanti e ricercati, anche se i fan continuano a sperare nella classica fatidica reunion. Ma Moz su questo punto non lascia adito a dubbi: ha più volte esternato, anche dalla sua casa di Roma (dove ha abitato per un periodo di tempo), che non intende “regredire” in qualcosa che ormai appare come un’esperienza del tutto superata, anche se meravigliosamente ineguagliabile nella sua singolare bellezza. A noi non resta che l’attesa e la speranza per questo biopic e la nostalgia dei ricordi indelebili di capolavori passati alla storia. Se volete, a seguire potete visionarne uno fra i tanti.
Clip:
https://youtu.be/DYp2LGKOF_M