Da un po’ di tempo a questa parte non vi aggiorno sugli sviluppi dello Stonex One, device che ha fatto molto rumore la scorsa estate grazie anche al grosso lavoro portato avanti da Francesco Facchinetti per promuovere il progetto. Il motivo? La risposta è semplice, visto che dal team italiano fondamentalmente non sono arrivate grosse novità in grado di rasserenare gli animi.
La questione verte soprattutto sull’aggiornamento del sistema operativo Android MarshMallow, visto che i primissimi test effettuati con lo Stonex One non hanno dato gli effetti sperati e che magari ci si attendeva, al punto che in futuro potrebbe arrivare al più qualche minor upgrade.
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Le parole del CEO di Stonex, Davide Erba, suonano sotto questo punto di vista e da questa mattina come un vero e proprio campanello d’allarme per tutti coloro che hanno dato fiducia al produttore italiano con l’acquisto di uno Stonex One:
“Abbiamo fatto girare in beta Android M su StonexOne e compilati alcuni driver. Non siamo per niente soddisfatti. Prenderemo nei prossimi giorni una decisione su come procedere, se ne vale effettivamente la pena passare ad Android M o aggiornare la presente versione. Nel frattempo abbiamo fatto parecchi miglioramenti, ma ve li dirò nei prox giorni”.
Insomma, la questione sta facendo non poco rumore in queste ore e le prospettive per chi dispone di uno Stonex non sono esattamente delle migliori arrivati a questo punto. Comprensibile, a mio modo di vedere, il risentimento ed il senso di frustrazione di chi si sarebbe aspettato un riscontro diverso sull’evoluzione software del device (come emerge anche all’interno del nostro gruppo Facebook dedicato al modello). Soprattutto stando alle promesse dello stesso Davide Erba e Francesco Facchinetti poco prima del lancio sul mercato delle diverse varianti concepite proprio per lo Stonex One.
Vi siete persi la parte più divertente della vicenda… Chi fa osservazioni( assolutamente educate) sui mancati aggiornamenti e al costante “fumo negli occhi” che butta stonex viene puntualmente bannato! Che pena e soprattutto che ennesima delusione da un progetto che di italiano non ha proprio niente!