Antonio Marfella, oncologo alla Fondazione Pascale, candidato indipendente per il Psi, è la voce della società civile in queste primarie del centrosinistra per il sindaco di Napoli. Componente dell’Osservatorio Ambientale indipendente di Acerra, da almeno un decennio conduce la sua battaglia sui temi della salute, denunciando l’avvelenamento ambientale nella Terra dei Fuochi e l’alta incidenza di tumori in Campania. Ha anche un blog sul Fatto quotidiano che rilancia continuamente la sua posizione su questi temi.
A queste Primarie ci sono tre candidati del Pd e un unico indipendente dalla società civile, lei.
Era un segnale che si doveva assolutamente lanciare. Questo non vuol dire che io pensi che la società civile possa governare Napoli da sola. Senza l’aiuto della politica è impossibile. E allo stesso tempo la politica non può governare in isolamento, se non è aiutata e guidata dalle spinte della società civile, della classe professionale e imprenditoriale. Le Primarie sono uno strumento indispensabile, per questa ragione: perché possono permette alla politica di rinnovarsi, e alla società civile di aiutarla a governare.
Lei ha detto senza mezzi termini che Bassolino, Valente, Lettieri “sono la stessa cosa”.
Ognuno di noi ha una storia politica. I problemi di Napoli sono sorti quando c’era qualcuno al governo del Comune o della Regione e qualcun altro era il presidente di Confindustria a Napoli, ossia Lettieri. Una persona competente, che ha dato a tutti, me compreso, indicazioni validissime, per esempio sulla gestione dei rifiuti nella fase di emergenza. Fu lui a proporre, con intelligenza imprenditoriale, lo smaltimento all’estero dei rifiuti, facendomi scoprire che trasferirli in Olanda costava meno che mandarli ad Acerra. Però, da presidente di Confindustria, si è mai posto insieme agli altri, Bassolino e Valente, la domanda su quale fine facessero i rifiuti speciali, che costituiscono l’80 percento del problema? Perché non hanno pensato a un impianto dedicato? In questo senso sono “la stessa cosa”. Perché Napoli non è, come diceva Pino Daniele “una carta sporca e nisciuno se ne ’mporta”: Napoli “è una lastra d’amianto, e nisciuno fa l’impianto”.
Quale opinione ha sul quinquennio De Magistris?
De Magistris ha avuto, paradossalmente, un colpo di fortuna, la legge Severino. Perché quella sospensione l’ha costretto a trasformarsi in sindaco di strada. Da quel momento è migliorata la sua immagine, è diventato più simpatico. Ma soprattutto ha cominciato a comprendere i problemi di Napoli. Ritengo che l’esperienza De Magistris non vada distrutta – innanzitutto perché è un sindaco di sinistra – ma vada corretta. Ha commesso errori, per carità: certamente non ci fa bene l’isolamento e nemmeno l’eccessiva ideologizzazione, che non mi piace. Però il mio augurio è di arrivare al ballottaggio con lui, felice di un confronto tra due modi di essere di sinistra. Invece mi preoccupa una battaglia in cui ci si distrugge a vicenda, perché così lasceremmo spazio a una destra pericolosamente legata alla Lega o alla rabbia dei partiti populisti. Quel Movimento 5 Stelle che ha trovato un pessimo modo di usare internet. Che sì, è uno strumento importante. Ma non si può pensare di usarlo come meccanismo di selezione della classe dirigente.
Concludiamo con l’sms dei sogni. A chi lo manda e cosa gli scrive?
Invito tutti ad andare a votare il 6 marzo alle Primarie. E di viverle come un giorno da leoni, per non far ritornare né Bassolino né Valente. Meglio un giorno da leoni che altri cinque anni da pecore di Acerra.
Primarie Napoli 2016: come votare
Giorno e ora: 6 marzo 2016 dalle 8 alle 20.
Chi può votare: Possono votare tutti i cittadini italiani. È prevista la possibilità di voto anche per coloro i quali compiono 16 anni entro il 06/03/2016 e per tutti i cittadini dell’Unione Europea residenti nel Comune di Napoli. Per partecipare alle primarie non è prevista alcuna iscrizione al partito: è richiesta, per i sedicenni e gli immigrati europei, la pre-iscrizione sul sito web www.primarienapoli.it entro il 28 febbraio 2016.
Come Votare: è necessario recarsi al seggio con documento di riconoscimento e certificato elettorale. Per indicare la preferenza si dovrà barrare il nome del candidato scelto.
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