La serata finale del Festival di Sanremo ha preso il via con l’étoile Roberto Bolle, special guest dell’ultima puntata di questa 66esima edizione record di ascolti.
Carlo Conti ha voluto la stella della danza classica come ospite di punta della finale, dedicando alla sua arte lo spazio in apertura della serata di sabato 13 febbraio, quella dedicata alla proclamazione del vincitore.
Enfant prodige che fu notato da leggendario Rudolf Nureyev a soli 12 anni per il suo già evidente talento, Roberto Bolle è diventato un’icona del balletto italiano nel mondo: classe 1975, l’étoile di Casale Monferrato è diventato poco più che ventenne primo ballerino del Teatro La Scala di Milano da lì la sua carriera in costante ascesa lo ha portato a danzare per i più importanti coreografi del mondo su palcoscenici prestigiosi come il Royal Ballet di Londra il Bolshoi di Mosca.
Al Festival di Sanremo Bolle si è esibito in una coreografia inedita sulle note di We Will Rock You ideata dal maestro coreografo Mauro Pigonzetti, un brano creato all’occorrenza per portare l’arte della danza su un palcoscenico popolare come quello dell’Ariston in una forma nuova e più contemporanea.
Un pezzo “rock” l’ha definito Bolle a poche ore dalla sua apparizione sul palco dell’Ariston nell’intervista realizzata per la Rai: l’artista ha spiegato il senso della sua partecipazione a Sanremo, sostenendo di essere felice di potersi mostrare in una chiave completamente diversa rispetto agli spettacoli teatrali
Il corpo è lo strumento con il quale riesco ad esprimere sensazioni ed emozioni, è importantissimo sentire la musica che entra nel mio corpo e suscita queste emozioni che arrivano al pubblico: una musica che sia lirica, melodica o rock, mi dà una carica.
L’obiettivo dichiarato era stupire il pubblico in platea e quello a casa con qualcosa di completamente inedito rispetto alle attese.
Ecco il video della sua esibizione.
Poco dopo, Bolle è tornato sul palco per raccontarsi da grande star della danza, dimostrando però anche grande ironia nel prestarsi ad un simpatico siparietto con Virginia Raffaele che l’ha fatto ballare sulle note di un classico… ma della Cuccarini!
Ecco la sua intervista e a seguire lo sketch con l’attrice.
Roberto è grande, ma la coreografia molto meno.Ma cosa fa sempre con quelle dita incrociate davanti? Banale.Ripetitiva. Qualsiasi coreografo (anche mediocre) farebbe grande figura col nostro Roberto.I ballerini professionisti bravi spesso migrano all’estero proprio per mancanza di coreografi di valore in Italia o che almeno non “scopiazzino” le idee degli altri grandi coreografi del ‘900 europeo. Da trent’anni almeno. Non possiamo che confermare.