Come tanti illustri colleghi anche Biagio Antonacci è finito nelle maglie del fisco: dopo il rinvio a giudizio con l’accusa di evasione fiscale per una cifra milionaria, è entrato nel vivo il processo che lo vede imputato per i fatti contestati dalla procura di Milano.
A darne notizia è l’Ansa, che riporta i dettagli della vicenda: il cantautore di Rozzano è imputato con l’accusa di avere evaso circa 3,5 milioni di euro di imposte. Il periodo relativo ai versamenti non corrisposti è quello intercorso tra il 2004 e il 2008, quattro anni in cui Antonacci si sarebbe macchiato del reato di infedele dichiarazione.
Il fascicolo a carico di Biagio Antonacci è stato aperto a partire da una verifica fiscale della Guardia di Finanza realizzata nel giugno del 2008, operazione a seguito della quale il cantante ha regolarizzato la sua posizione col Fisco. Rinviato a giudizio con citazione diretta per il reato di ‘infedele dichiarazione’ dal pm Carlo Nocerino, ora Antonacci deve difendersi in Tribunale.
Con l’avvio del dibattimento a Milano il 26 gennaio è stata ricostruita la modalità con cui l’artista avrebbe evaso il fisco nel periodo di riferimento dell’inchiesta: secondo la testimonianza di un sottufficiale della Gdf, lo strumento sarebbe stato quello già contestato ad altre star come Gianna Nannini e Tiziano Ferro, ovvero l’uso di società scudo, due italiane e una estera, con la cui interposizione fittizia sarebbe riuscito a pagare meno tasse del dovuto.
Come teste della difesa è stato ascoltato in aula il fiscalista di Antonacci, secondo il quale il cantante ha raggiunto un accordo con l’Erario grazie a un accertamento con adesione.
Antonacci è apparso di recente su Rai1 ospite di Panariello sotto l’albero. Sui suoi canali social nessun riferimento è stato fatto alla vicenda che lo vede protagonista a Milano e all’apertura della fase dibattimentale del procedimento a suo carico.